Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROBERTO I fL FRISONE — ROBERTO
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      tentò invano di rivendicare i suoi diritti, ottenne in compenso una pensioue ragguardevole ; ma ben presto Enrico rompendo i patti, venne ad assalire la Normandia nel 11(>5, se ne impadroni, e ritenne prigioniero il fratello nel castello di Cardiff, nel Clamorgan, dove l'infelice mori in febbrajo del 1134, dopo una cattività di ventotto anni, lasciando dal suo matrimonio con Sibilla un figlio per nome Guglielmo, che ricevette per suo appannaggio da Luigi il Grosso il Vessino francese.
      ROBERTO I IL FRISONE < biogr.). — Conte di Fiandra, nato verso il 1013, morto il 12 ottobre 1093, figliuolo cadetto di Baldoino di Lilla e di Adele di Francia, non potè rassegnarsi ad una vita oziosa e sbarcò con alcuue navi in Galizia, ove fece un ricco bottino, ma fu costretto a ritirarsi dai Saraceni. Inuzzolito dai successi di Roberto Guiscardo in Italia, si pose a capo d'una schiera di avventurieri normanni che sognavano la conquista dell'Impero greco. L'imperatore avvertito fece pigliare e mettere a morte i primi arrivati, e Roberto che non era per anche sbarcato riguadagnò la Fiandra. Una nuova e più fortunata avventura tentò la sua ambizione. Il conte dei Frisoni Fiorenzo I era morto nel 1061, lasciando alla sua vedova Gertrude la tutela d'un giovane figlio, Thierrì V, ch'ella tentò invano difendere contro i suoi sudditi ribelli; Roberto gli offrì il suo ajuto, trionfò dei ribelli ed ottenne in guiderdone con la mano di Gertrude la reggeuza della Frisia, donde il nome di Roberto il Frisone. Quando Baldoino di Mons, suo fratello maggiore, morì, lasciò a'proprii eredi, oltre la contea di Fiandra, quella d'Hainaut che aveva ricevuto dalla moglie Richilda ; egli affidò a Roberto il Frisone il figliuol suo primogenito, di nome Ar-uoul, in un con la reggenza della Fiandra, e a Richilda la contea d'Hainaut e Baldoino suo secondogenito. Richilda fece annullare il testamento del defunto e trasse dalla sua Filippo I mediante un donativo di 4000 lire d'oro. Roberto si avanzò alla testa dei Fiamminghi tedeschi, s'impadronì di Lilla e incontrò, il 20 febbrajo 1070, l'esercito francese presso il moute Cassel. La sua vittoria fu compiuta e fece Richilda prigioniera. Ma Arnoul suo pupillo perì assassinato sul campo di battaglia da uno dei suoi fidi, ed egli stesso, trascinato imprudentemente dietro i nemici fuggenti, si lasciò chiudere in Saint-Omer. Si trattò del suo cambio con Richilda. Ma spinto dalla sua ambizione ricusò cedere la Fiandra; la guerra riarse e terminò con un combattimento a Broqueroi presso Mous. Richilda e il figliuol suo Baldoino furono costretti a conchiudere una pace che assicurava a Roberto il possesso dell'Hainaut. Verso il 1076 Roberto stava per romper guerra, pel suo antico pupillo Thierrì V, a Goffredo di Lorena ch'erasi impadronito della maggior parte della Frisia, quando Goffredo fu trovato impalato sopra uno spiedo nel cesso. Questa morte fu attribuita, ma senza prove, a Roberto, il quale associò poco appresso il figliuolo, Roberto anch'esso, al governo, e partì nel 10H5 per Terra-santa, ove passò parecchi anni. Reduce in Fiandra nel 1<)91, la trovò spopolata dalla peste, e per colmare il vuoto delle finanze rimise in vigore contro il clero il diritto di spogliazione, che consistevanello impadronirsi dei mobili di tutti gli ecclesiastici morti sul territorio fiammingo; ma avendolo il Concilio di Reims minacciato di porre la Fiandra in interdetto, cedè. Fu questo l'ultimo atto della sua vita agitata.
      ROBERTO II DI GERUSALEMME biogr.). — Conte di Fiandra, figliuolo del precedente, morto il 4 dicembre 1111, non appena fu formata nel 1095 la prima crociata, s'imbarcò accompagnato da tutta quasi la nobiltà, si segnalò alla presa di- Nicea, all'assedio d'Antiochia, all'assalto di Gerusalemme, ove sali dei primi sulla breccia. I cronisti affermano che gli fu offerto il regno di Gerusalemme e ch'egli lo ricusò. Tornato in Fiandra nel 1100, fece guerra all'imperatore Enricj IV che voleva usurpare i suoi dominii. Baldoino di Lilla, suo nonno, aveva ottenuto da Guglielmo il Bastardo una rendita annua di trecento marchi d'argento. Eurico I, figliuolo di Guglielmo, avendo ricusato pagargli codesta rendita, il conte di Fiandra si unì al re di Francia Luigi VI nella guerra che faceva ad Enrico, e a cagione di quest'alleanza si trovò nel llll all'assedio di Meaux. Gli abitanti della città avendo fatto una sortita furono respinti, e Roberto, che gì'inseguiva, giunse sul ponte di Meaux nel mentre che, mal potendo reggere al pondo di tanta gente, rovinava. Roberto rimase anuegato nella Marna ed ebbe a successore Baldoino VII suo figliuolo.
      ROBERTO IH DI BÉTHUNE (biogr.). - Conte di j Fiandra, nato nel 1239, morto a Ypres il 17 settembre 1322, era il primogenito del conte Guido di Dampierre. Scoppiata la guerra fra il padre suo e Filippo il Bello, fu posto a capo delle truppe fiamminghe, e dopo gravi perdite si ritirò su Gand, quando riseppe che i Gantesi passavano al re di Francia. Ei fu costretto consegnarsi al nemico col padre suo, il fratello e un gran numero di signori fiamminghi, e fu rinchiuso nel Castello di Chinon. Guido era morto quando Roberto fu riposto in libertà, nel 1305, dopo essere stato costretto a rendere al re di Francia un omaggio umiliante. I suoi sudditi l'accolsero malamente e stette sempre in timore di torbidi fino al giorno che Filippo il Bello condiscese a mitigare le condizioni del trattato del 10 maggio 1309. Luigi le Hutin, che ricominciò la guerra, fu vinto nel 1314, e Filippo il Lungo stava per ripigliarla, quando fu prevenuta dal maritaggio di Luigi, figlio di Luigi di Nevers e nipote del conte di Fiandra, con Margherita figliuola del re di Francia. Gli ultimi anni di Roberto di Béthune furono amareggiati dalla condotta del suo primogenito Luigi di Nevers, accusato di ribellione e perfino di tentativo di avvelenamento contro il padre. Morto questo figliuolo, la contea tornò a Luigi, marito di Margherita di Francia.
      Vedi E. Le Glay, Histoire des comtes de Fiandre.
      ROBERTO (biogr.). — Abate e storico francese, nato probabilmente a Reims verso il 1055, morto a Senuc presso Vouziers il 23 agosto 1122, fu allevato nella abbazia di San Remigio di Reims e ne divenne abate nel 1095. L'anno seguente tenne dietro ai crociati in Palestina, e al suo ritorno fu accusato di amministrar male i beni del suo priorato, e papa Calisto 11 lo destituì con un breve del 16 aprilet^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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