Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      « 15 gennaio del 1797 fra Buonaparte e i Tedeschi, che decise del destino d'Italia. Wurmser era chiuso in Mantova, e da quella piazza dipendeva in qualche modo il possesso della Lombardia e della Venezia. Alvinzi, generale austriaco, aveva raccolto forze considerevoli nel Tirolo ; sua intenzione si era marciar su Rivoli, mentre farebbe traversare il Vicentino da un secondo corpo d'esercito sotto Provera per guadagnar Mantova, e farebbe assalir Verona per rannidare le due operazioni. Buonaparte penetrò questo disegno e marciò dapprima in tutta fretta su Rivoli con tutte le truppe disponibili. Mentre faceva osservare gli Austriaci da Augereau sulla sua ala destra a Ronco, da Ser-rurier davanti Mantova e da un altro piccolo corpo in Verona, Buonaparte giunse con 22,000 a Rivoli, ove Alvinzi credeva trovarne 9000 soltanto sotto Joubert. Egli aveva preso tutte le disposizioni necessarie per ischiacciare questo piccolo corpo; la divisione Lusignan di 4000 uomini si volse sulla sua destra e un altro corpo di 22,000 uomini in due colonne sulla sua sinistra. Il rimanente delle sue truppe prese posizioue fra Caprino e Sarco in faccia ai Francesi. Buonaparte approfittò mirabilmente dell'errore commesso dal suo avversario dividendo le proprie forze. Joubert e Vial impadroni ron si di San Marco, chiave della posizione degli Austriaci. Per contro i Francesi perderono terreno sulla loro sinistra, e il loro centro cominciava persino a piegare. Ma Berthier ristabilì tosto l'equilibrio, e Massena diede nuova fermezza all'ala si -nistra. In quel mezzo la colonna austriaca ch'era penetrata per la valle dell'Adige si sviluppava sul rialto situato davanti Rivoli inquietando i Francesi. Ma questa manovra non solamente fu frustrata dalla cavalleria francese sotto Ledere e Lassalle, non che da un movimento indietro fatto a S. Marco da Joubert; ma la colonna austriaca fu anche tagliata a pezzi, dispersa e rincacciata nella valle dell'Adige. La divisione Lusignan non fu più fortunata ne' suoi movimenti. Essa si credeva già sicura della vittoria, quando si trovò posta fra la riserva dei Francesi e il corpo di Ney e dovette por giù le armi. Alviuzi stesso fu rigettato persino nella posizione di Corona, e Buonaparte ebbe ancora il tempo di rivolgersi per sgominare Provera, che il 15 si vide chiuso alla Favorita presso Mantova, battuto e fatto prigione con 6000 uomini, il che addusse la resa di Mantova stessa. In questi due giorni i Francesi presero oltre a 20,000 prigionieri e 46 cannoni. In questo modo il quarto esercito austriaco in Italia fu quasi interamente distrutto, e la caduta di Mantova ne fu la conseguenza. Massena si distinse moltissimo in quest'occasione, e Napoleone lo fe' quindi duca di Rivoli. Napoleone dà nelle sue Memorie una descrizione di questa battaglia.
      Fazioni militari del 1848. - Altri fatti d'armi seguirono in Rivoli non ha molti anni. Il 10 giugno 1848 i Piemontesi mossero con due divisioni, una partita dal lago di Garda, l'altra da Pastrengo e da Bussolengo. Non potendo gli Austriaci, per la disparità del numero, far fronte ai Piemontesi, abbandonarono le alture di Rivoli, ritirandosi verso il Tirolo e sloggiando pure, nel dì seguente, dallaCorona. Queste posizioni furono tenute dai Piemontesi fino al 21 luglio, in cui un corpo austriaco acquartierato a Rovereto scese in due colonne, una delle quali il 22 attaccò la Corona, mentre l'altra seguiva la sua strada per isboccare per altra parte su Rivoli. Il numero decise della vittoria nel primo attacco diretto alla Corona, e questa posizione dovette quindi essere abbandonata dai Piemontesi, mentre le alture di Rivoli erano da essi sostenute contro oltre a 10,000 Austriaci. Ma posti in trista situazione e temendo un nuovo attacco il dì seguente, nonché un altro diretto da Verona, cbe gli avrebbero disfatti e separati dal rimaneute esercito, sloggiarono da Rivoli, piegando verso Palazzolo.
      RIVOLI (battaglia di) (stor. mod.). V. l'art, precedente.
      RIVOLI Cdnca di) (biogr.). V. Massena.
      RIVOLTA D'ADDA (geogr.). — Comune nel circondario di Crema, provincia di Cremona, con 4229 abitanti.
      RIVOLTATO (mus.). — Riguardo agli intervalli, rivoltato è l'opposto a diretto; riguardo agli accordi, è l'opposto a fondamentale (V. Rivolto).
      RIVOLTELLA o REVOLVER. V. Armi portatiU.
      RIVOLTELLA (geogr.). — Comuue in provincia e circondario di Brescia, con 1687 abitanti.
      RIVOLTO (mus.). - Ogniqualvolta un accordo non ha la fondamentale per nota più grave, ei dicesi rivoltato. Così, se nell'accordo fondamentale do-mi-, sol si trasporta all'acuto il do, ed anche il mi, sicché ne risulti mi-sol do o sol do mi, esso non è più fondamentale, ma rivoltato. Dicesi poi che un accordo è nel suo primo rivolto, quando ha per base , la terza del basso fondamentale ; nel secondo, quando ne ha la quinta; nel terzo, quando ne ha ! la settima; nel quarto, quando ne ha la nona. Quindi emerge cbe l'accordo di quinta può avere due rivolti, quello di settima tre, e quello di nona quattro. Questi rivolti non sono tutti egualmente praticabili, 8e in alcuni non si omette qualche nota (V. Omissione). I rivolti moltiplicano d'assai il numero degli accordi, e fu gran ventura per l'arte musicale che Rameau ci abbia insegnato cbe essi in sostanza s'identificano con gli accordi fondamentali da cui derivano, e di cui, salvo alcune eccezioni cagionate dalla loro speciale struttura, seguono le norme.
      RIVOLTO (geogr.). — Già Passariano, comune nel circondario di Codroipo, provincia di Udine, con 3546 abitanti.
      RIV0LTURA (marin.). — Cambiamento totale o rovesciamento nella direzione del vento, cioè variazione di 180° nella direzione di esso.
      RIVOLUZIONE (astr.). - Chiamasi in astronomia rivoluzione quel movimento per cui gli astri percorrono l'intiera loro orbita. La rivoluzione distin-guesi dalla rotazione in ciò, che questa si riferisce ad un corpo che giri intorno al proprio asse, potendo il suo centro di gravità anche rimanere immobile, mentre la rivoluzione abbraccia il movimento di traslazione del centro stesso, ossia non è altro cbe il movimento curvilineo del centro, per cui questo percorre un'orbita qualunque. Daremo qui il tempo delle rivoluzioni siderali dei pianeti e de' satelliti.
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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