Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      dietETICaalle ^istituzioni di quel paese ; egli è soltanto fuori dubbio che la corona eravi elettiva, e che il Senato e gli Stati erano i veri arbitri del governo. Oltre a ciò, altro poi non si sa fuorché quegli Stati com-ponevansi di quattro ordini, che erano il clero, la nobiltà, i borghesi delle città e i contadini, e che il loro assenso era necessario in ogni bisogna pubblica di qualche importanza. Dopo la morte di Carlo XII ecco quanto si dispose intomo alla Dieta, composta dei quattro ordini testé mentovati. 11 capo della linea primogenita di ogni famiglia nobile aveva il diritto ereditario d'intervenirvi, il che formava circa mille membri. Essi assembravansi a proprie spese a Stoccolma, o mandavano loro deputati, ed eleggevano alla pluralità di voti un oratore che aveva il titolo di maresciallo del paese. L'ordine del clero componevasi dell'arcivescovo di Upsala e dei vescovi d'ogni diocesi, di un membro per ciascun capitolo e di un ministro eletto pure alla pluralità di suffragi dai suoi confratelli. Durante la Dieta provvedevasi alle loro spese da tutto il clero in comune ; essi erano in numero di cento e settanta. I rappresentanti dei borghesi si eleggevano dai magistrati e dal consiglio ordinario di ogni corporazione; Stoccolma ne mandava quattro, altre città due e talora uno solo. L'oratore di quest'ordine era ordinariamente uno dei borgomastri di Stoccolma. A questi deputati era provveduto a spese dei loro concittadini, e il loro numero era di circa cento e cinquanta. Finalmente ogni cantone mandava un membro tratto dall'ordine dei contadini che possedevano le terre della corona; i livellar» e i contadini non avevano il diritto di sedere eglino stessi alla Dieta; onde sceglievansi un rappresentante e un oratore a pluralità di voti ; erano intorno a cento ottanta, ed era loro provveduto dai proprii committenti. Gli Stati tenevansi in un palazzo chiamato Bidarhuset (casa dell'Ordine equestre) nella gran sala del reame; il re vi assisteva e faceva annunziare i soggetti su cui avevasi a deliberare. Quindi gli Stati dividevansi in parecchi comitati, tra i quali quello principale, detto il comitato segreto, esaminava gli affari più gravi e più gelosi dello Stato. Questo componevasi di quaranta membri scelti dai quattro ordini degli Stati in pieno (espressione a ciò consacrata). Quel plenum veniva convocato per ordine del maresciallo del paese, quando occorreva deliberare su cose importanti, come la guerra, la pace, le imposte, la successione al trono, ecc. Tutte le risoluzioni essenziali, prima di aver forza di legge, dovevano ottenere il suffragio almeno di tre ordini. Gli altri comitati erano nominati secondo le circostanze; ma ognuno di essi era obbligato di riferire le sue risoluzioni al comitato segreto o al plenum. Questi regolamenti vennero ordinati nel 1720, e poi riformati in alcuna parte della nuova Costituzione del re Gustavo III del 1772, e poscia coll'atto d'unione del 6 agosto 1815; ma in generale le attribuzioni della Dieta si mantennero quasi affatto invariate sino ai dì nostri. Anche al presente il re della Svezia non può promulgare alcuna nuova legge, interpretare le antiche, imporre gravezze e dichiarare la guerra senza il consenso degli Stati, che egli solo ha diritto di convocare. La Dieta confa tra le sue attribuzioni la gestione del debito pub-
      blico e della banca del regno. Ella è composta di quattro Camere, e così di una per ogni ordine: quella della nobiltà, che si suddivide in tre classi, i conti, i baroni ed i nobili non titolati, e nella quale ogni membro ha il diritto di suffragio in età di ventiquattro anni ; quella del clero, composta di vescovi e di prelati eletti da ogni capitolo ; quella della borghesia, i cui deputati sono eletti dalle principali città del regno e che comprende negozianti, manifatturieri ed artigiani; e quella dei contadini, scelti da essi nelle loro assemblee. Ogni deputato, tranne quelli della nobiltà, deve avere venticinque anni compiuti, appartenere ad uno degli ordini che rappresenta e professare la religione protestante. La Camera della nobiltà consta di 1117 deputati, quella del clero soltanto di 50 a 80, quella della borghesia di 100 a 200, e quella dei contadini di un po'più di 100. La sproporzione del numero di questi deputati sarebbe un grave inconveniente nelle discussioni se la Costituzione non vi avesse riparato con una disposizione importante, che non ammette il suffragio per ogni capo, ma per cadun ordine. Gli Stati sono convocati ordinariamente ogni cinque anni (V. Svezia).
      DIETA (igien. e terap.). — Propriamente regime alimentare ; quantunque alcuni abbiano con questo vocabolo intesa l'astinenza assoluta da ogni alimento solido. Presso i medici però questa parola conserva ancora la sua antica significazione; se non che ora si prende in un senso più ampio, ora più ristretto. Essendo i precetti dietetici sommamente importanti così nello stato di sanità come in quello di malattia, noi ci estenderemo alquanto discorrendo del regime dietetico da osservarsi nelle due condizioni in cui può trovarsi la nostra macchina.
      I. Igiene. — Le regole igieuiche dirette al miglior regime dietetico risguardano: 1° la natura degli alimenti ; 2° la loro qualità; 3° il modo di preparazione: 4° la quantità del cibo giornaliero ; 5° il numero dei pasti; 6° le precauzioni da prendere per rendere più facile la digestione.
      1° Natura delle sostante alimentari. — Fu posta da alcuni fisiologi la questione se l'uomo fosse per propria natura erbivoro, o carnivoro. Dalla struttura però del nostro corpo apparisce che noi possiamo e dobbiamo servirci di alimenti tratti dai due regni. Infatti i denti dell'uomo sono in parte incisivi e molari come quelli dei ruminanti, ed in parte laceratori come quelli degli animali carnivori: il tubo alimentare tiene il mezzo tra quello dei primi e quello dei secondi, tanto per la sua lunghezza quanto per la robustezza delle fibre che lo compongono; finalmente l'uomo non può far uso di carni crude e malamente le digerisce, ma non può neppure cibarsi di soli erbaggi non preparati. Egli perciò devesi considerare come onnivoro. Però dovranno specialmente attenersi al vitto animale gli abitatori di climi freddi e umidi ; mentre quelli che abitano climi meridionali faranno piuttosto uso di vegetabili. Parimente nell'inverno dovrassi preferire il vitto animale, nella state il vegetale; ai deboli, ai convalescenti, non che a quelli che fanno una vita sedentaria ed attendono a studii gravi sono più confacentc le carni : e per lo contrario, agli uomini robusti o che fanno una vita attiva e laboriosa si addice meglio
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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