Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DEMOTICA — DEMOTICA LINGUA
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      piade Farmacione, ed è autore di parecchie forinole mediche, conservateci da Galeno (Gal., De comp. med. sec. gen., v, 15; voi. xin, p. 85G). Alcuni vollero confonderlo a torto col seguente, e talfiata si addimanda soltanto Massaliotes o Massilicnsis.
      Vedi Kuhn, Additam. ad elench. medicor. veter. a J. A. Fabricio etc. exhibitum, ove furono raccolti tutti i frammenti ch'esistono ancora di cotesto cultore dell'arte salutare.
      VI. Il Filalete (6 tÀaXr'67i?, amante del vero), medico, uno degli allievi di Alessandro Filalete, e della scuola medica fondata da Erofilo (Galeno, De differ. puìs., iv, 4; voi. viii, p. 727). Visse probabilmente al principio dell'era volgare, e si rese celebre in ispecie per la sua abilità di oculista, avendo scritto anche un'opera sulle malattie degli occhi, la quale sembra essere stata conosciuta nel medio evo, ma di cui non si hanno ora che alcuni frammenti, conservatici da Ezio, Paolo Egineta ed altri autori posteriori ; scrisse eziandio un'opera sul polso, citata già da Galeno.
      VH. Giurisconsulto greco, insignito del titolo di prefetto del pretorio in una costituzione direttagli, nel 521 dopo Cristo, dall'imperatore Giustino; nel 529 e 530 dopo Cristo anche Giustiniano gì'inviò parecchie costituzioni raccolte qua e là per compilare il Codice. Gii scritti di cotesto giurisperito non giunsero fino a noi, ed è probabile che sia esistito un altro Demostene più antico di questo prefetto del pretorio; quel desso che da Talleo, scrivente verso il 536 dopo Cristo, veniva chiamato d'illustre memoria.
      Vedi Mortreuil, Histoire du droit byeantin (t. 1, pag. 262).
      DEMOTICA (geogr.). — Città della Turchia europea, provincia di Adrianopoli, sangiaccato di Gallipoli, sulla destra della Moritza, non lungi dalla confluenza del Kizildeki.
      DEMOTICA LINGUA {filol). — Linguaggio dagli Egiziani adottato al tempo dei Psammetici. Siccome media tra la sacra da un lato e la lingua copta dall'altro, cosi tiene dell'indole di entrambe, ed in alcune parti s'accosta alla lingua dei geroglifici, in altre ritrae maggiormente dal copto. Noi non daremo qui l'intiera grammatica,ma recheremo esempi tratti da diverse parti.
      Nella lingua sacra degli antichi Egiziani vi era una formola speciale per indicare il duale, che più non esiste nel copto. Si facevano terminare le parole colla sillaba TI, come per es. : AR-TI, i due occhi, MEN TI, le due mammelle, SEP-TI, le due labbra, MIN-TI, il doppio Min (Ammone geneia-tore). Questa desinenza si conserva talora nel copto sotto la forma ti, come per es. MNO-Tl le mammelle ; ed alcuna volta nelle trascrizioni greche, come il nome del Dio MIN-TI, in greco Mév&r,;. L'indicazione del duale si fece sempre più rada, fino a che non divenne che un semplice segno grafico che non si pronunzia. Questo è il caso del demotico, dove molte parole hanno la caratteristica del duale. 11 plurale si esprime nei geroglifici con tre lineette o parallele, o le une sotto le altre ; da questo deriva il segno jeratico del plurale, mentre dal pi imo deriva il segno demotico. Ora il demotico: 1° aggiunge al nome un segno (simile al jeratico), che talora sitrasforma in altro ; 2° un altro modo di formare il plurale è quello di porre in fine del nome la verticale /; 3° di aggiungere alla parola la desinenza; 4° talora si usa, ma raramente, la triplicazione dell'oggetto. In quanto agli articoli, il demotico per articolo definito maschile usa il segno (pe) che risponde nel copto, secondo i dialetti, all'articolo p, p\ pe, ph; cosi, pe-tou, la montagna, pe-chir, la contrada. L'articolo femminile ha una caratteristica dopo il nome, che risponde alla lettera t, ma non si pronunzia ; ed inoltre una sillaba avanti il nome, che si legge ta, che si avvicina al copto t, th, ti, te; esempio ta-arti, il latte, ta-nouri, l'avoltojo. L'articolo definito plurale è uguale pei due generi, na, segno che nel demotico molto si rassomiglia a quello dell'articolo femminile singolare ta. L'articolo plurale del copto è pure ni, ne, h. Due sono gli articoli indefiniti nel demotico, l'uno pel mascolino, l'altro pel femminile, che rispondono entrambi alla pronuncia ou, che è pure il suono dell'articolo copto dei due generi. L'articolo dimostrativo si forma pure nel demotico coll'unione della vocale u all'articolo mascolino p, e femminile t; donde risultano pu, tu, che rispondono in copto il primo a phi, phai, pè, pai, pei, il secondo a thi, thai, té, lai, tei. Nel plurale compare sotto la forma di Nuou, Nou, simile al copto nai, né, nei. Questo articolo dimostrativo non si pone immediatamente presso del nome, ma
      0 ne fa le veci come soggetto, oppure lo segue per chiamare l'attenzione del lettore su quel nome. Eccone alcuni esempi: « Pou tip-en soun ter en hat », questo noi ricevemmo in prezzo di esso denaro. Ma l'articolo dimostrativo che si congiunge immediatamente ai nomi, nello stesso modo che si può anche mettere solo, si compone delle forme seguenti : mascolino singolare poui, pi, femm. sing. toni, plur. nai, ni.
      Nella lingua demotica vi ha un articolo possessivo dimostrativo (come nel copto) che indica come una cosa o persona appartiene alla persona o cosa che la segue. Cosi, per esempio, pa-Kemi significa & chi appartiene all'Egitto »,pa-Mont « chi appartiene al dio Mont ». Quindi la ragione per cui molti nomi cominciano per quest'articolo pa al mascolino, e tu al femminile. Venendo ora ai rapporti dei nomi, noteremo che la lingua egizia nelle sue tre grandi suddivisioni, sacra, popolare e copta, manca assolutamente delle declinazioni che sono comuni alle lingue indo-germaniche. Quindi i rapporti dei nomi erano seguati o col segno che i nomi occupavano nella frase, o colle preposizioni. Il nominativo o sog getto è po>to in capo della proposizione ; l'accusativo o reggimento diretto segue costantemente ed invariabilmente il verbo; il vocativo si fa distinguere per le particelle AH! Al! Ogni caso indiretto, il gen., dat., ahi., è espresso per mezzo della preposizione n. Quanto ai pronomi, la lingua demotica ne possiede un gran numero, sì d'isolati, si di congiunti a nomi o verbi, i quali con poche eccezioni rispondono ai pronomi della lingua copta.
      1 pronomi isolati che tengono luogo di soggetto della proposizione corrispondono tutti da un lato ai pronomi isolati del copto, e dall'altro alle stesse forme pronominali della lingua sacra dei geroglifici. Eccone la tavola:
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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