Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      deltoide — deluca 0 de luca giovanni antonio
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      DELTOIDE (anat.). — Muscolo della spalla e del braccio, così chiamato perchè presenta una figura triangolare simile a quella della lettera greca A, denominata dèlta (Tavola XXXV, figura D 17, e Tavola XXXVI, figura D 5). Esso viene pur detto da Chaussier sotto-acromio-omerale per le sue inserzioni.— Si attacca superiormente al terzo esterno del margine anteriore della clavicola, al inargine inferiore del processo acromio ed alla parte inferiore della spina dell'omoplata. Queste fibre si riuniscono poi in un apice comune e terminano in un largo tendine che s'inserisce nelle scabrosità esistenti nella metà della faccia esterna dell'omero. Un tal muscolo è coperto dal pellicciajo del collo e dalla pelle, e copre molte parti sottoposte. La sua contrazione produce l'inalzamento del braccio in senso diretto, oppure interiormente, o posteriormente, secondo le fibre che si contraggono. Esso muove l'omoplata e l'omero, ma in senso opposto, e qualora l'omero rimane immobile, tutto il movimento si effettua nella spalla, la cui parte superiore viene inclinata anteriormente.
      D1LT0IDEA FOGLIA (Folium deltoideum) (bot.).— Dicesi deltoidea quella foglia che ha il lembo a quattro angoli: uno superiore corrispondente all'apice, un altro inferiore corrispondente alla base, e due laterali. Questi ultimi trovandosi assai più vicini alla base che all'apice, fanno sì che la detta foglia rassomigli fino ad un certo punto alla lettera A, delta, dei Greci. Ne somministrano esempi il populus nìgra, il populus angulala, ecc.
      DELUBRO (archeol.). — Alcuni antiquarii vogliono che delubrum presso i Latini significasse una specie particolare di monumento religioso, distinto dal tempio o per le forme e le proporzioni, o per la consacrazione. Altri, appoggiati all'autorità di Var-rone, pretendono che il delubrum fosse una parte del tempio ed indicasse il luogo più recondito e sacro, quello in cui era il simulacro della divinità. Queste due opinioni sembrano però conciliabili, perocché è probabile che in origine delubrum fosse bensì la parte del tempio sovrindicata, ma che poi siasi dato lo stesso nome a quei piccoli monumenti religiosi privi di atrio e di cella, i quali contenendo soltanto il simulacro del nume, erano simili a quel luogo recondito de' tempii indicato da Varrone.
      Infatti, benché i poeti e gli oratori usino questa parola come sinonimo di tempio, più sovente però l'adoperano ad indicare i tempietti e le edicole dedicate ai numi minori, agli eroi ed anche ai sommi uomini dall'ammirazione dei posteri riputati degni di un certo culto, come fecero per Omero gli abi-tantidi Smirne, al dire di Tullio : Smyrneei delubrum Homeri in oppido dedicaverunt : nè pare probabile che ad Omero si fosse inalzato un vero tempio.
      Delubro nella nostra lingua ha lo stesso significato che nella latina, ma è più proprio dello stile poetico ; e per indicare i piccoli tempii o cappelle isolate si adopera piuttosto la parola Edicola (V.).
      DELUC Giovanni Andrea (biogr.). — Valente geologo e meteorologo, nato nel 1727 a Ginevra, morto l'8 novembre 1817 a Windsor in Inghilterra, nelle contese fra aristocratici e democratici sposò le parti di questi ultimi, che lo inviarono, nel 1768, a perorare la loro causa appo il conte di Choiseul in Pa-
      rigi. Al suo ritorno, nel 1770, ei fu eletto membro del Consiglio legislativo, ma lasciò dopo non molto Ginevra per consecrarsi interamente alle scienze in Inghilterra, ove scrisse la sua prima opera geologica: Lettres physiques et morale8 sur Vhistoire de la Terre et de l'homme (Aja 1778), dedicandole alla regina Carlotta, moglie di Giorgio III, la quale lo nominò suo lettore. Nel 1798 ebbe la cattedra di filosofia e geologia nell'Università di Gottinga, e visse, senza recarvisi, fino al 1806 in Berlino, An-nover, Brunswick, ecc., tornando dopo la battaglia di Jena in Inghilterra, ove passò il rimanente della sua vita. L'intiero sistema di Deluc intorno le varie epoche della creazione corrispondenti ai sei giorni o piuttosto periodi della Genesi contiensi m molte delle numerose sue opere e specialmente nelle sue Lettres géologiques sur Vhistoire de la Terre, indirizzate a Blumenbach (Parigi 1798) nel suo Traité élémentaire de Géologie (Parigi 1808, pubblicato anche in inglese), e ne' suoi Geologieal Travels in the north of Europe and in England (Londra 1810, 3 voi.). Deluc fece inoltre molte osservazioni sull'atmosfera, i fenomeni dell'aria, della luce e del calore, ed introdusse notevoli miglioramenti nel termometro e nel barometro, registrati nelle sue Jtiecherches sur les modifications de Vatmosphère, contenant Vhistoire critique du baromètre et du ther-momètre, un traité sur la composition de ces instru-ments, des expériences relatives à leurs usages, et principalement à la mesure des hauteurs ecc. (Ginevra 1772). Finalmente ei compose molte altre opere scientifiche e polemiche in difesa del suo sistema geologico conforme la cronologia mosaica. Egli era membro delle Società Reali di Londra, Dublino e Gottinga, e corrispondente delle Accademie di Parigi, Montpellier, ecc.
      DELUC A o DE LUCA Giovanni Antonio (biogr.). — Letterato, nato nel J 737 in Venezia ; morto in freschissima età nel 1762. Era figliuolo d'un cappellajo, il quale per dargli nel povero suo stato una qualche educazione lo raccomandò prima ad ignoranti maestri, e lo fece poi ascrivere come cherico alla chiesa di San Leonardo a titolo di servirla, il che solea concedersi ai soli giovani nati Veneziani. Della sua brevissima vita poco è notato dagli scrittori, e solo sappiamo da essi ,ch'ei la condusse intemerata nello stato ecclesiastico e che la spese tutta ponendo ogni suo amore alla classica letteratura greca, latina ed italiana. Gaspare Gozzi ci ha lasciato nell'Osservatore un bellissimo ritratto del De Luca, ed egli pure notò che « uscito dalle scuole dov'era stato guidato lontano da quel sapere che fa conoscere le bellezze negli scrittori ed allettarsi nei buoni e in quelli che, profondamente conoscendo la natura, camminano per la diritta via, conobbe da sé solo l'errore, e per forza di suo intelletto ritraendosi dal primo sentiero e pel diritto avviandosi, fece in breve tempo tanto avanzamento, che se fosse piaciuto a Dio di concedergli più lunga vita, sarebbesi veduto uno dei migliori e più perfetti sacri oratori del suo secolo, ed insieme uno dei più eleganti e giudiziosi poeti ». Fioriva a'suoi giorni in Venezia la celebre Accademia Granellesca, in cui accolto, riuscì uno degli astri suoi più luminosi, e per essa scrisse i migliori componimenti che diCjOOqIc '


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Tavola XXXV Tavola XXXVI Chaussier Folium Greci Latini Var-rone Varrone Omero Smirne Tullio Smyrneei Homeri Omero Edicola DELUC Giovanni Andrea Ginevra Windsor Inghilterra Choiseul Consiglio Ginevra Inghilterra Lettres Vhistoire Terre Aja Carlotta Giorgio III Università Gottinga Berlino An-nover Brunswick Jena Inghilterra Deluc Genesi Lettres Vhistoire Terre Blumenbach Parigi Traité Géologie Parigi Geologieal Travels Europe England Londra Jtiecherches Vatmosphère Vhistoire Ginevra Società Reali Londra Dublino Gottinga Accademie Parigi Montpellier DE LUCA Giovanni Antonio Venezia San Leonardo Veneziani Gozzi Osservatore De Luca Dio Venezia Accademia Granellesca OOqIc Dicesi Deluc