Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DECOMBENTE FUSTO - DECOMB USTIONE
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      stessa lunghezza e dello stesso diametro del tubo di rame orizzontale.
      In generale si può determinare la forza decolorante dei carboni animali misurando una data quantità di sciroppo colorato od una dissoluzione di zucchero grezzo che una data quantità di carbone può decolorare. Quanto più piccola sarà quest'ultima quantità, tanto migliore sarà il carbone adoperato.
      Bussy ha determinato il potere decolorante di varii carboni per mezzo di una dissoluzione normale d'indaco (V. Carbone animale) ; questo metodo può anche essere applicato alle diverse specie di nero animale del commercio.
      I due chimici Dubosc e Mene inventarono l'apparecchio che sottoponiamo agli occhi dei nostri lettori, la cui mercè puossi determinare la facoltà decolorante dei neri animali per le raffinerie di zucchero.
      L'apparecchio fondasi sul principio del saccarimetro, e serve a saggiare il valore di alcune materie tintoriali. L'occhio osserva un unico disco partito in due; ciascuna metà è illuminata dalla luce die ha attraversato le due tinte che si vogliono confrontare. Dalla quantità di materia impiegata per ottenere lo stesso effetto di tinta o di decolorazione, si deduce la ricchezza della materia tintoriale o del nero animale esaminato. L'esame delle due figure (2033 e 2034) fera comprendere senza alcuna descrizione lo strumento e il modo di servirsene. A è una lente in cui vengono a convergere, mediante il doppio rinvio di parallelepipedi PP' di cristallo, disposti sotto un angolo di 46°, i raggi luminosi, riflessi da uno specchio S, i quali hanno attraversato i liquidi contenuti nei bicchieri o provini C C". 8i aumenta o diminuisce la grossezza delio strato liquido CO' calando od inalzando due altri cilindri o tubi di vetro TT'. I raggi laminosi, dopo avere attraversato i bicchieri col loro contenuto, arrivano in A sulle due metà del disco. He si vede questo colorato uniformemente, è segno che le due materie saggiate sono eguali ; se invece si osservano ineguaglianze nell'intensità della tinta sulle due parti del disco, significa che le due materie esaminate compaiativamente hanno un valore diverso.
      Per determinare con questo strumento il valore di una materia tintoriale, si paragona questa con un'altra che si prende come tipo o termine di paragone. A tal line si riducono ambedue allo stato liquido con una stessa quantità di solvente ; i due liquidi sono poi versati nei bicchieri OC; si abbassaquindi il cilindro T nel bicchiere C contenente la materia colorante tipica fino ad un dato punto col mezzo di una ruota dentata che ingrana colla dentiera di cui sono muniti i margini delle due fessure longitudinali b b\ Si sprofonda quindi il cilindro T' nel bicchiere C' fintanto che il disco abbia un colore uniforme. Trattandosi di un liquido della stessa tinta, ma più intenso del tipo, bisognerà sprofondare maggiormente il cilindro affine di diminuire la grossezza dello strato colorato che la luce deve attraversare per compensare la minore intensità del liquido tipico nell'altro bicchiere ; quando invece la materia tintoriale da esaminare è meno ricca di colore di quella presa per confronto, il cilindro sarà meno immerso e però lo strato di liquido colorante di un'altezza maggiore di quella del liquido tipo.
      Fig. 2034.
      Questi rapporti d'intensità e quindi di valore tintoriale sono indicati dietro lo strumento da regoli graduati che muovono d'alto in basso insieme alle ruote dentate, lungo le fessure P P', le quali a poca distanza dal margine portano esse pure una graduazione. Volendo determinare il potere decolorante di un nero animale, si fa l'esperienza comparativamente con un nero tipico mescolato ad una stessa quantità di soluzione da decolorare, ed operando nel modo che abbiamo detto delle materie tintoriali ; quando si vedranno eguali le tinte nel disco, si avrà indicata dalle divisioni dei regoli graduati la ricchezza dei singoli neri animali esaminati.
      DECOMBENTE FUSTO (Caulis decumbens) [hot.). — Chiamatisi decombenti quei fusti che alla base si mantengono eretti per alcun tratto, e poscia per debolezza, si stendono a terra, come, per esempio, nella vinai major.
      DECOMBUSTIONE (chim.). — Fu detto il sinonimo di disossjgenaeione, cioè la separazione dell'ossigeno dalle sostanze state sottoposte alla combustione.
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Dubosc Mene Caulis