Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DARCY (TUBO DI)
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      conviene subito notare, come in quelle due equazioni essenzialmente consista l'invenzione principale del Darcy ; diffatti, ognuno vi scorge come per trovare la velocità V non sia necessario separatamente conoscere e quindi misurare le due altezze h' ed h", od k' ed h"\ ma basti conoscere la loro somma ; e siccome, di queste due altezze, la prima è misurata superiormente al livello dell'acqua corrente, e la seconda inferiormente ad esso, ognuno vede come non sia più necessario conoscere il livello della superficie del liquido nel quale il tubo trovasi immerso, per poter solo conoscere la somma di quelle due altezze, od, in altre parole, per poter conoscere la differenza di livello dell'acqua salita nel tubo nelle due successive disposizioni adottate. L'avere due tubi disposti nel modo accennato era certamente indispensabile per poter leggere la differenza di livello dell'acqua nei medesimi, e perchè l'esperienza riuscisse istantanea, essendo la velocità d'uno stesso filo fluido soggetta a variazioni sensibili da istante ad istante; ed il Darcy adottò non solo due tubi, ma, per fare sparire il più che fosse possibile le oscillazioni dell'acqua nei medesimi, diede soltanto all'orifizio di questi il diametro d'un millimetro e mezzo, mentre quello degli stessi tubi ritenne d'un centimetro. Ed in seguito seppe tórre di mezzo anche quelle oscillazioni che, per quanto fossero a poca cosa ridotte, pur sempre esistevano, mediante un robinetto posto alla estremità inferiore dei due tubi, e che d'un tratto serviva % chiuderli simultaneamente ; intercettata così la comunicazione colla corrente, le oscillazioni cessano tosto e si può leggere sulla scala annessa ai due tubi, e mediante due mire scorrevoli e munite di nonio, la differenza di altezza dei due livelli con quanta precisione si vuole, pe£ quindi dedurre in modo egualmente spedito e preciso la velocità corrispondente.
      Ma ben altre modificazioni furono ancora introdotte dal Darcy; quasi tutti gli stromenti idrometrici hanno il grave inconveniente di alterare colla loro presenza la velocità della massa fluida che servono a misurare, producendo sensibili perturbazioni nella corrente. Conveniva dunque diminuire il più che fosse possibile la massa del nuovo apparecchio per quella parte che doveva restare immersa nell'acqua, e tener distante il più che fosse possibile la tavoletta in legno, che porta la scala ed i tubi, dall'orifizio dei tubi stessi; perciò il Darcy inferiormente ai tubi di vetro ed in prosecuzione dei medesimiFig. 2014.
      sostituì due piccoli tubi in rame t e tr1 avviluppati «la una custodia in rame, la cui sezione è in grandezza naturale rappresentata dalla fig. 2014, e terminata a punta per diminuire, per quanto fosse possibile, l'urto diretto dell'acqua. Alle estremità inferiori di questi due tubi erano aggiustate le due parti ricurve o tubi addizionali, segnati in pianta, sezione orizzontale ed elevazione dalla fig. 2015, che li rappresenta ad un quarto del naturale; in esse vedonsii due orifizii, di cui uno è contro corrente in a, e l'altro orifizio è praticato superiormente in b, rimanendo chiuso in punta il tubo corrispondente. Ma con questa sola disposizione più non sarebbe possibile il misurare le differenze delle due altezze e quindi il trovare le velocità di tutti i fili fluidi che non fossero sotto il livello della corrente ad una profondità almeno uguale alla lunghezza dei tubi in rame, non potendosi attraverso alle loro pareti vedere a qual livello vi è l'acqua salita. Ed a questo scopo seppe il Darcy recare un'altra ingegnosa modificazione al suo apparecchio : ciascun tubo in rame comunica superiormente col relativo tubo in vetro, che trovasi contro la tavoletta graduata; superiormente i due tubi in vetro comunicano entrambi con una tubulatura in rame, che vi deve essere ermeticamente congiunta ; ed in questa tubulatura è posto un robinetto, il quale aprendosi mette in comunicazione i tubi di vetro coll'atmosfera, e chiudendosi intercetta tale comunicazione ; in quella tubulatura penetra ancora un tubetto in caucciù, che termina poi all'altra estremità in una imboccatura ; col mezzo di questo tubo lo sperimentatore aspira l'aria contenuta nei due tubi in vetro, produce così una rarefazione, e per la pressione atmosferica esteriormente esercitata sulla superficie libera della corrente, il livello dell'acqua nei due tubetti in rame sarà costretto a salire nei due tubi in vetro pur mantenendosi alla stessa differenza di livello, che si cerca, e che così può venir letta comodissimamente chiudendo il robinetto inferiore che toglie la comunicazione col-l'acqua corrente.
      Fig. 2015.
      Nell'apparecchio adoperato dal Darcy e poi dal Bazin nelle loro esperienze sui canali scoperti, i due tubi verticali di vetro avevano una lunghezza di m. 1,25; la custodia in rame dei due tubetti in prosecuzione di quelli in vetro aveva una lunghezza di m. 0,77, e le altre due dimensioni sono date dalla stessa fig. 2014.
      Descritto così il tubo nelle sue principali disposizioni, ecco come procedesi all'esperienza. Disposta su di un ponte di servizio, se trattasi di canale di ristretta sezione, o su di apposito castello in barca, se sperimentasi in un fiume, una robusta traversa in legno atta a reggere lo strumento, ed assicuratovi
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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