Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      UtiUscirne o cavarsela pel rotto della cuffia: locuzione familiare per, « cavarsela da un rischio, o da un'angustia, o da una prova sonza danno e spesa, fortunatamente, bene ». Questa locuzione pare tolta dall'antico giuoco medioevale del Saracino o della quintana. Il colpo rite-nevasi buono dai giudici del campo benché il corridore fosse colpito nella cuffia.
      Uscito fuor del pelago alla riva: verso dantesco (lnfI) divenuto patrimonio del linguaggio familiare, e per lo più usato con senso faceto o per pericoli di lieve conto.
      Usque ad finem: lat. fino alla fine; usasi il motto per indicare insistenza, costanza, pertinacia.
      Ustionare : verbo neol., da ustione, scottare, bruciare. Parmi voce superflua, ove non la si voglia trovar necessaria per il fatto che è meno comune e non volgarmente intesa ; quindi pare voce più adatta al linguaggio scientifico, il quale, pure in questa felice età democratica, si compiace di troppo di parole diffìcili e perciò più venerande.
      Usucapione: antica parola del diritto romano, che indica il diritto di possesso di una data cosa per effetto del lungo uso. Da msws = uso e coperei prendere, prendere a cagione dell'uso. Familiarmente si dice talora usucapione per indicare un diritto a qualche bene per il fatto della prima occupazione.
      Usus magister est optimus: Cicerone, Pro Rabirio Postumo, 4, e De Oratore, I, 4.
      Usus te plura docebit: lat., l'uso ti insegnerà molte cose. Si logge tale sentenza, nell'antica Prosodia del Porretti.
      Ut desint vires tamen est laudanda voluntas: lat., pur mancando le forze, tuttavia è da lodarsi il buon volere (Ovidio, Epist. ex. Ponto, III, 4, 79).
      Utensile: e non utènsile, come intesi dire da molti meccanici ed ingegneri di Lombardia, lat. utensìlia.
      Utile dulci: lat., l'utile congiunto al bello, al dilettevole, e por lo più si dico con riforimonto all'opera d'arte in cui il concotto otico si unisco all'ostotico. Massima dodotta da Orazio, Arte Poetica, 348, 344:
      Omne tulit punctum qui miscuit utile dulci, lectorem delectando pariterque monendo.
      Utilitarismo : fr. utilitarismc, ingl. uti-litarianism : teoria etica (praticata prae-sertim da chi non è filosofo) che riguarda l'adattamento ad un fino utile come criterio morale: der. utilitarista ed utilitario. Es. morale utilitaria. Parola-indice della civiltà presente, nella quale parola comunemente si intende l'esclusione di ogni idealità lontana ed eroica. V. Positivismo. Queste parole sono riprese dai puristi, necessarie nell'uso. Quanto al concetto filosofico esso è assai antico.
      Utilizzazione: (fr. utilisatiorì)\ utilizzabile (fr. utilisable) ; utilitario (fr. uti-litaire) che segue il concetto filosofico dell'Utile: utilitarismo (fr. utilitarismé), sono tutte parole che, come appare dal riscontro fra parentesi, ci provengono dal francese : ai puristi, in maggior o minor grado, dispiacciono, e i dizionari le registrano a spizzico : l'uso le consacra tutte. Inoltre, accolto come è da tempo il verbo utilizzare, è troppa pretesa non volere i derivati, quando tornano facili ed acconci, anche se di conio francese ( Utilitare, fuor d'uso, usare, sfruttare, far tesoro, giovarsi, mettere a profitto sono le parole nostre sinonimo).
      Ut impleatur scriptura: locuzione curiale (?) talora usata familiarmente per indicare il compimento delle formalità prescritte.
      Utinam ! ; esclamazione latina ; vale, voglia il cielo, magari, include speranza ed augurio, e si dice con speciale intendimento, come da questo istruttivo periodo di Alessandro d'Ancona : « il Parlamento americano ebbo anni addiotro a porro un limite alla larghezza di doni o lasciti in danaro cho dai privati si facevano allo biblioteche, già esistenti o da fondarsi ; aggiungeva però oho un tal ordine non aveva frenato la boncfica usanza e si era presto trovato il modo di eluderò la logge. Fra noi, pur troppo, non si vo-rifica il bisogno di una logge consimile l Ma ci contenteremmo so qui dove fioriscono gli aranci e spirano gli zeffiri, lo biblioteche non bruciassero, ooino a Torino, o non stessero in proselito pericolo


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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