Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      KafCurio che, facondo delle ricerche su la facoltà che hanno alcuni minerali di uranio (Pechblende) di emanare raggi, non luminosi, ma dotati di proprietà chimiche, elettriche, fisiologiche, giunse per via di processi di separazione ad isolaro dal detto minorale questa sostanza. Per la straordinaria potenza dei raggi emanati, la denominò antonomasticamente con la desinenza neutra alla latina come sogliono dare i francesi a certo voci, radium: noi alterniamo per ora la voce fr. con l'italiana radio. (In latino è radius — raggio). V. Radioattività.
      Radio-attività : facoltà che hanno alcuni corpi di emanare doi raggi dotati di azioni chimiche, elettriche, fisiologiche, onde radio-attivo è detto il corpo stesso che ha questa virtù. Tali corpi sono, finora, l'uranio, il polonio, il radio, il torio e l'attinio.
      Radio-attivo: V. Radio-attività.
      Radiografia: lat. radius rr raggio e yQà(p(ù — scrivo : è l'impressione ottenuta per mezzo dei raggi X [V. Crookes (tubi di)] su di una lastra sensibile, dinanzi alla quale fu posto l'oggetto di cui si vuole avere l'imagine radiografica. Dicesi anche schiagrafia (da orna — ombra, figura apparente e ygà(po) — scrivo, disegno), o fotografia dell'invisibile.
      Radiotelegrafare : V. Radiotelegrafia.
      Radiotelegrafìa: da radius == raggio TèXog — fine e yQàMarconi genialmente applicò su la teoria delle onde hertziane. Ora questa parola parve un tantino lunghetta, specialmente col verbo radio-telegrafare, per una cosa tanto rapida, e i giornali italiani cho qualcho volta si ricordano cho esisto una lingua italiana, ne discussero (V. Marzocco, 8, 15 febbraio 1903). Si propose di portar via quel tele e veniva radiografia. Ma si confondeva con radiografìa impressione coi raggi X o dol Roentgen ! Allora se ne occuparono uomini illustri, fra gli altri il filologo Comparetti proponendo aetigrafìa (groco àuxìg — raggio solare) ed il D'Ovidio proponendo aeti-nografìa (cho deriva lo stesso da àtals, senonchò toglie, corno più proprio, dal toma cho è àuxiv). Ribatto il Comparetti ossoroA. Fanzini, Supplemento ai Dixionari italiani.
      aetinografìa parola già spesa nelle scienze fisiche etc. etc. Come si vede i tornei accademici sono sempre quelli che più dilettano la nostra gente. (Y. Reclame). Se radiotelegrafare (ove occorra) è lungo, altri - fuor dell'accademia, bene o male secondo filologia - lo accorderà e noi lo subiremo !
      Radium: V. Radio.
      Radoteur : voce francese : è proprio uguale al nostro rimbambito; ma così non deve parere ad es. ad uno degli scrittori nostri più in vista, il quale nella Illustrazione Italiana del 20 gennaio 1902, scrive : « Un vecchio giornalista, un po' radoteur, un po' troppo etc.». (Y.Revolte).
      Radunar le fronde sparse: locuzione o fraso fatta per raccogliere : dal noto passo dantesco (« raunai le fronde sparte », Inf. XIY, 2), se non che in Dante il senso non è metaforico, ma ragionasi di vere fronde che sono raccolte.
      Raffaellesco : secondo l'arte di Raffaello Santi (Sanzio), il purissimo, elegantissimo, il quale nella verità e nella tradizione, assomma tutte le virtù dell'arte pittorica del nostro Cinquecento. Per estensione vale puro. Es. volto raffaellesco dai contorni classicamento perfetti e soavi. E cosi altri aggettivi sono formati da' nomi di sommi artefici, come giottesco, fidiaco (purissimo), leonardesco, donatellesco, tizianesco, secondo l'arte e le linee di Giotto, Leonardo, Donatello, Tiziano, etc. ; aggettivi assai acconci a ben rendere con un paragone noto i vari aspetti delle varie bellezze, così difficili a determinare (specie di bellezze e forme muliebri).
      Ràffica: aumento improvviso e violento del vento, ma di breve durata.
      Raffinato: por delicato, squisito, fine spiace ai puristi (fr. raffiné). Yoro è che talora raffinato non sempre corrisponde a queste voci. Es. uomo raffinato, può indicare altresì la squisitezza o delicatezza nel vizio, nel piacoro, nella filosofia edonistica, etc.
      Raffoler: verbo francoso: andarpazxo, amare, piacere esageratamente, etc. Es. Cette mère raffole de son enfant, Il raf-fole de la musique, oto.
      Ràfie : voco francese di gergo, usata poi-vizio in voco di retata, repulisti.
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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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