Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Orni
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      OpoOn ne peut contenter tout le monde et son pére: arguta sontonza fnmceso, informata al solito sonso di esagerazione che è proprio di quella lingua : non è possibile operare in modo da accontentare tutti. V. Pascal, ottava dello Lettere Provinciali, V. La Fontainc, Favole (Le Meunier et son fils).
      On n'est trahi jamais que par les siens: a questo modo francoso, non infrequente, corrisponde l'italiano: dagli amici ini guardi Iddio che dai nemici mi guardo io.
      *()v oi Oeoi (piÀovaip àjtotìvijoitei véog : famoso verso di Monandro, conservatoci da Plutarco (fragni. 124, ed. Kock). Quem ilii diligimi adolescens moritur (Plauto, Baccli. IV, 7, 8). Muor giovane colui ch'ai ciel è caro, tradusse il Leopardi mettendolo a motto della lirica Amore e Morte.
      Onor d'Imperatori e di Poeti : così il Petrarca (Sonetto CCXXV, ed. Mestica) chiama l'alloro (indicato anche coi fegatini nel loro omento). Verso fatto popolare.
      On revient toujours , à ses premiers amours: (Etienne, Joconde, musica di Jsouard a. Ili, se. I) motto francese, divenuto proverbiale anche fra noi, specialmente quando si vuole significare, con modo faceto, il ritorno alle abitudini di un tempo.
      Onta: nella locuziono ad onta per nonostante, malgrado, è modo ripreso, appunto per il grave senso della parola onta che mal si adatta a lieve sonso di avversione. Mal detto : « venne ad onta del cattivo tempo», ben detto : «la virtù trionfa ad onta dell'invidia». (NB. Rarum !).
      Ontogenìa od ontogénesi: voci universali, usate in biologia ed in filosofia: introdotto dall'Haockel e formate dal greco &v-òvros — onte, e yévog = genere. Servono queste parole ad indicaro lo sviluppo dell'individuo in opposizione allo sviluppo della specie (Filogenesi). In altri termini l'ontogenesi è un compendio più o meno ampio della ovoluziono della specie. Così ad esempio, l'uomo, noli'utero materno, passa attraverso vario formo dell' ossero animalo prima di giungere a quello stadio ultimo cho lo carattorizza (Rosmini).
      Ontologia : (wc - òvrog, onte e Aóyoc;, scienza) voce universale del linguaggiofilosofico: la dottrina o scienza di ciò cho in realtà osiste ed è conosciuto.
      Opera: come termine del linguaggio musicale, indica un «lavoro artistico per eccellenza, nel quale si associano un' azione drammatica e la poesia alla musica, la danza e la mimica alla pittura: si distingue in biblica, idillica, semiseria, buffa, romantica, nella leggenda e. nell' operetta. Il primo saggio si ebbe in Firenze colla Dafne (1584), poesia di Rinuccini, musica di Jacopo Peri. Gli stessi diedero poi,, nel 1600, la Euridice » (À. Galli, op. cit.). Opera, adunque, parola di creazione italiana in tale senso, si estese poi agli altri linguaggi d'Europa con i suoi suoni italici. È il dominio dell'idea e del pensiero che è indicato dal dominio della parola.
      Opere vive: (term. mar.) la carena, cioè le parti della nave che stanno al disotto del piano di galleggiamento, contraposto ad opere morte, che son quelle che stanno al di sopra dell'acqua: le prime sono vitali alla stabilità della nave, le seconde possono senza grave danno essere tolte; onde i nomi.
      Oplà: esclamazione onomatopeica nell'atto del salto.
      Oplite: gr. ónAìtìis, da ònAov = arma; il soldato dell'antica Grecia, coperto di greve armatura.
      Opoponax: òjzonàvag, gomma resinosa che si ottiene con incisioni alle radici della pianta chiamata Pastinaca Opopanax, originaria di Soria. Serve come medicamento ed è più nota come profumo. La forma italiana oppoponaco, registrata nei vecchi lessici, mi pare poco dell'uso. Prevale la forma francese.
      Oportet ut scandala eveniant: varianto di Necesse est, ut scandala eveniant. (V. a queste parole). Si dice nel sonso : « è bene che il bubbone morale scoppi ». NB. di questi necessari beni la terza Italia ha grande dovizia !
      Oportet ut unus moriatur prò populo: è utile che uno muoia per il popolo, cioè una vittima è necessaria. Storicamente è il consiglio dol sommo sacerdote Caiafa^cho propono la morte di Cristo (S. Giovanni, Evangelov XVIII, 14). Caiafa ciò disso noi sonso cho convoniva per talo


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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