Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Nir
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      NodNirvana: voce sanscrita = annientamento, divenuta comune ad ogni linguaggio. Nella religione Indiana il Nirvana è lo stato della perfetta beatitudine dell'anima umana dopo morte, che si fonde e confonde col Divino, l'Eterno, l'Assoluto, poi che ebbe fine il suo trasmigrare nelle forme dell'essere. Il Nirvana però può essere raggiunto anche in vita. Esso è lo stato dell'anima umana che ha distrutto in sè il senso del desiderio di vivere. Il mondo intero individuale includendo 1' idea di morte, è illusione. Il Nirvana è la libertà dall'illusione e nel tempo stesso termine e fine della lotta per l'esistenza individuale, e compenetrazione dell'anima con. l'anima benedetta di Brama. Lo Schopenhauer nella sua filosofia rinnovò il concetto del Nirvana. Questa voce dal bel suono e dalla grande tristezza spesso ricorre con senso vario e generico, per indicare l'anelito alla pace suprema; l'amore alle belle cose create, compendiate in Dio ; la fine dell'aspra guerra della vita.
      Nisi caste saltem caute: lat. se non castamente almeno prudentemente, consiglio attribuito, non so con quanta verità, ai gesuiti ed ai preti, specie per quel che riguarda le manifestazioni del senso.
      Nistagmo : oscillazione frequentissima o rotazione, involontaria, dei globi oculari con battito spasmodico delle palpebre, simile a quello di persona che, oppressa dal sonno, si sforza per restare sveglia. Sono moti di natura congenita, ovvero sintomo di lesione dei centri nervosi. Dal greco vevoràgco — crollo, faccio ondeggiare.
      Nitimur in vetitum semper, cupimusque negata: sem-pre tendiamo a ciò che è proibito e desideriamo le cose negate. (Ovidio, Amor eh, III, 4, 17).
      Nive cadente, schola vacante: due ablativi assoluti, cari agli scolari perchè formano un aforismo e una legge non scritta in alcun regolamento ma nota sin da tempo e applicata talvolta: quando cade la neve non si va a scuola. Cessa una noia, la scuola; appare un piacere, -la neve.
      Nobiliare: agg. di nobile, appartenente alla nobiltà, come titolo nobiliare, è il fr. nobiliaire. La nostra voce buona è nobi-
      lesco, ma essa sembra includere alcun senso di spregio.
      Nobis nominavit: lat. « ci nominò, cioè nominò a noi, cioè il Capo dello Stato francese nominò (propose) a noi, Pontefice; » così è scritto nella formula delle sanzioni papali dei vescovi di Francia. Giacché secondo il concordato del 1801 tra Pio VII e la republica francese (Consolato), si stabilì che la nomina dei vescovi di Francia fosse fatta dal capo dello Stato: a questa nomina poi il Pontefice dà l'istituzione Canonica. Conventio inter summum Pontificem Pium VII et gubernum Gallicanum. Art. IV. CoìisuI primus Gallicanae reipubli-cae archiepiscopos « nominabit ». Sum-mus Pontifix institutionem canonicam dabit. Così negli atti concistoriali di nomine recenti si legge (era presidente della Republica il Carnot) : « nominationem » per illustris viri Francisci Mariae Sadi Carnot, Gallicae Reipublicae Praesidis.
      Noblesse oblige: squisito e cavalleresco motto francese da noi comunissimo, e significa che l'aver titolo di nobiltà o bel nome impone doveri che altri non ha in pari grado. La sentenza è attribuita al duca de Levis (Maximes et Réflexions). Vedi anche Boezio (De consolat. Philo-sophiae, III, 6) e in molti altri scrittori si potrebbe trovare tale pensiero. Ma è la struttura della frase che dà valore!
      Noce : voce del gergo francese, vale baldoria (débauché): onde la locuzione faire la noce. Il nostro modo andare a nozze ha altro senso.
      Noctuas Athenas afferre : (Cicerone)portar nottole ad Atene (e si aggiunge : vasi a Samo, .... acqua al mare, .... legna ai boschi; etc.), locuzioni vive tuttora per dire : far cosa di cui è gran copia, e perciò inutile.
      Nocumentum documentum: cioè quae nocent, docenti motto latino efficace per l'alterazione; e si riferisce al concetto, esser il dolore ottimo maestro (peccato che lasci troppa traccia del suo insegnamento !) In greco jtadéjuara /ladé/iata.
      Nodo: term. marinaresco, indica il miglio marino, così chiamato dai nodi del cordino detto di loch; onde far tanti nodi all'ora, significa che il bastimento percorre


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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