Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Mot
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      Mezohe uno fa contro un colpo dell' avversario, una possibilo obbiezione od attacco.
      Metter nel sacco : locuzione usata familiarmente per stravincere, far di altri ciò che si vuole. V. Manzoni P. S. cap. I. I tedeschi dicono parimente den Andern in den Sach stecken.
      Mettersi In evidenza: mettersi in mostra, operare in modo cho il publico apprenda il vostro nome e le vostre virtù e ad esse ricorra onde voi ne abbiate lucro ed onore. Locuzione foggiata su la francese se mettre en evidence — se montrer aree l'intention de se faire remarquer. Queste frasi fatte che contengono un pensiero o risparmiano al pensiero la fatica di formare la frase, sono una peculiarità della favella francese. L'uso nostro se ne impadronì e non vale rimprovero di puristi o di grammatici. Certo per chi ha il gusto della italianità sono una stonatura.
      Mettersi in libertà: locuzione familiare nostra che vale, di solito, togliersi il giacchetto e stare in maniche di camicia. Talora la libertà si limita al colletto, alla cravatta, etc. Nelle nostre famiglie di modesta borghesia, di estate, si suole invitare gli ospiti a mettersi in libertà: invito che non sempre può considerarsi come una gentilezza.
      Mettersi nei panni (o anche nei piedi): vale investirsi dell'altrui parte, posizione, pericolo. « Credi pure, ch'io so mettermi ne' tuoi panni. » (Manzoni, P. S. YII).
      Mettersi o infilarsi la giornea: vecchia locuzione nostra che vale assumere tuono disconveniente di sentenziosa autorità, e dicesi por ispregio: da giornea, antico nomo di zimarra, aperta sul dinanzi, veste oratoria o curiale.
      Metuens magis quam metuendus: timoroso piuttosto che tale da incutere paura, così Sallustio (Giugurtina, XX) chiama Aderbale : locuzione icasticamonte latina.
      Mévente chiamano i francosi quello cho in Toscana dicesi benissimo rinvilio, cioè il diminuirò del valore o del crodito di una merco. Mévente, da me (mimis — meno) o vente, — vondita.
      Mezza calzetta: locuziono spregiativa,
      milanese : dicesi in ispecie di donna che vuol parere e valere più che non sia.
      Mezzadria o mezzeria: sistema colonico per cui il frutto del terreno è diviso in parti uguali ed eque tra colono e padrone. Tale sistema è molto antico, specie in Toscana e in Romagna dove la proprietà è, o meglio, era, assai divisa. Mezzadro o mezzaiuolo, il colono che coltiva il terreno con tale patto.
      Mezza figura: parlando di persone destinate ad alti uffici di governo, chiamansi mezze figure quegli individui che non hanno nè un fiero ingegno, nè una volontà rigida, nè una capacità di operare rinnovando o riformando, ma sono docili strumenti delle volontà altrui e si muovono facili agli urti impressi dagli opposti partiti e interessi. Queste mezze figure sono quelle che le democrazie odierne di solito proferiscono ed eleggono, giacché dalle volontà geniali facilmente potrebbero essere dominate.
      Mezzania : la parte di mezzo alla lunghezza di ogni bastimento. Dividevasi l'asse maggiore in tre quartieri : di prua, di poppa e di mezzania. Sezione di mezzo.
      Mezzanino : a questa parola è dato a Milano un senso alquanto diverso che nell'uso comune italiano (V. e correggi Ammezzato), indica cioè le bassissime stanze sotto il primo piano dei palazzi, abitate dai familiari e da povera gente. Probabilmente sono detti mezzanini perchè il piano (si tratta di solito di antichi palazzi) che per rispetto alla facciata appariva unico, rispetto all'uso era diviso in due. L'igiene odierna li condanna. Oggi questi piani, pur alquanto occultati tra i piani principali, sono detti ammezzati, e dob-bono risponderò a certo leggi igeniche.
      Mezzanotte : come punto geografico opposto a mezzogiorno, cioè por settentrione o nord è ripresa dai puristi come voce « discretamento ridicola » (Rigutini).
      Mezzo: al pi. per averi, sostanze, denari, otc. è dai puristi ritenuta voce di cui troppo si abusa. , Mezzo por modo, via, come tentai ogni mezzo, non paro ai puristi di schietta italianità , Mezzi vocali per voce è dol pari locuzione ripresa , « Sconcissimo» chiama il Rigutini


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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