Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Loc
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      Lo gforse poco chiara al publico, ne fecero la traduzione con la parola serrata.
      Loco citato : lat. nel luogo citato.
      Locomobile: (fr. locomobile). Il Lessico delFanfani spiega: «addimandanola macchina che mossa dal vapore corre sulle strade ferrate ». Questa è la locomotiva. La locomobile è una macchina a vapore fissa quando lavora ; invece la locomotiva muovesi quando lavora.
      Locomotiva : « (fr. locomotive). Così per locomobile come per locomotiva il popolo dice macchina. Ma ambedue le voci sono oramai necessarie al linguaggio degli scienziati, i quali non potrebbero contentarsi di quel termine generico » (Rigutini). Lo credo anch'io!
      Loculo: lat. loculus = cassa, urna mortuaria.
      Locum: nome di dolco, comunissimo in Turchia : consiste di una speciale crema candita, di media consistenza, dolcissima : v'è di color rosso e bianco.
      Locus minoris resistentiae: locuzione e sentenza antica del linguaggio medico: «il luogo (dell'organismo) di minor resistenza (cioè già indebolito e colpito) è quello dove le infermità più facilmente si palesano». Si dice anche estensivamente di fenomeni morali, economici, politici.
      Locus regit actum: termine latino giuridico, usato specialmente in diritto commerciale: vuol dire che le formalità di un atto devono seguire. le leggi del luogo dove esso è stipulato.
      Loden : vecchia voce tedesca che significa una speeie di paimilano con ispeciale preparazione in modo da essere impermeabile. Comune nel Tirolo, è venuto oggi di gran voga fra noi ed è molto usato per difesa dalle intemperie. Può ricordare Yor-baccio de' Sardi.
      Lodo : m. da lode : antica ed ottima voce tuttora in uso. V. Arbitraggio. Il lodo è la sentenza degli arbitri nel linguaggio legale, ed ha valore di sentenza appena sia dichiarata esecutiva dal magistrato.
      Loffio: mencio, cascante, da poco.. Yoce presso che spenta nella lingua dell'uso, viva nel dialetto milanese (loffi) e nel veneziano (slofio). Yoce di origine germanica, venutaci forse coli'invasione lon-
      gobarda. Antico tedesco slaf — allentato, pigro. ^Logismografia: metodo speciale di registrazione in partita doppia, trovato dall'italiano Gerboni (Brevi elementi di logismografia).
      Loggia: assemblea, riunione di francomuratori. Il luogo ove detta assemblea si tiene. In questo particolare senso, ora accolto dalla Crusca, la parola ci venne dall'inglese lodge (Y. Massone) benché, come etimologia, loggia sia — almeno è la più probabile opinione — di origine tedesca (laubia — laube — pergolato, frascato). « Quello che i Liberi Muratori chiamano loggia, essi (i Carbonari) baracca chiamavano » Botta, Stor. hai. 4. 252, e tale è appunto il senso massonico di lodge.
      Logistioa: sost. fem., chiamasi nel linguaggio dell'arte militare quella parte della strategia che riguarda l'approvigio-namento, l'accampamento, le sussistenze, i trasporti — prevede e provvede insomma al ben essere e a tutti i necessari bisogni delle grandi masse di milizia in campo: parte importantissima in cui spesso sta il segreto della vittoria. Questo neologismo ci proviene dal francese logistique (da /loyiOTLKÓg — calcolatore). I nostri diz. non registrano che il senso di tale parola nelle matematiche.
      Logomachia: leggesi in S. Paolo (Epistola prima a Timoteo, YI. 4) voo&v jtsqì ZrjtrjOsis ual Àoyojua%ias. Disputa, questione sull'uso e valore di parole e frasi: termine teologico e filosofico; Comunemente oggi dicesi per questione, diatriba vana e sofistica.
      Logorrea : (hóyos — discorso e qèo
      — scorro) flusso di parole, bisogno infrenabile di parlare che provano talora certi alienati. Dicesi talora di chi pur non essendo demente, manca del buon freno della ragione e dell'intelligenza e lascia quasi sfuggirsi le parole in interminabili ed insulsi discorsi.
      Logos: gr. Àòyos = discorso, racconto, ragione, nozione, definizione etc., magnifica parola che già nella lingua ellenica
      — genitrice del pensiero — indicava le molteplici manifestazioni dell' intelligenza


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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