Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Convolesse obbiettare che portinaio equivale a p.ortier che è meno dignitoso di con-cierge, rispondiamo che ciò può valere a Parigi non in Italia. V. Suisse.
      Conci : più comune che al singolare concio : è termine architettonico; significa i letti o facce delle pietre lavorate con qualche finezza onde facciano buona commettitura. La Crusca e il Petrocchi notano questa fra le voci fuor d'uso. Certo è dell'uso, se non comune, tecnico.
      Concio: per concime, letame, stabbio, benché notata nei Lessici e nella Crusca, parmi oggi, nell' uso, voce specialmente regionale toscana al modo stesso di sugo e sughi.
      Conclusionale: parola del gergo forense italiano: è quella scrittura definitiva che raccoglie la storia della causa, riassume i motivi che sorreggono le ragioni di una parte e si chiude con le conclusioni, cioè con le domande specifiche mosse da una delle parti al .giudice.
      Condor : specie di grande avvoltoio dell'America meridionale (Ande) dal volo altissimo: il maschio ha sul vertice una cresta carnosa (Sarcorhamphus grypli).
      Conferenza: voce antica che indica una nuova forma letteraria di cui pare 1' età nostra goda ed abbisogni. Consiste, come è noto, nel trattare piacevolmente (se si può) di svariati argomenti, artistici, scientifici, filosofici, ecc. Modo facile e mondano di acquistare nozioni e coltura. Der. conferenziere. , Conferenza, nel linguaggio forense significa il conferire di un avvocato col cliente intorno ad un determinato affare : usasi specialmente nel Veneto: in altre regioni d'Italia dicesi congresso. Se di più persone e alquanto prolungata dicesi sessione, e se lievé o occasionale intervista. La conferenza preludia al consulto o consultazione, cioè parere legale.
      Conferenza dell'Aia: a cui intervennero (1899) i rappresentanti, diplomatici e filosofi, di ventiquattro governi del mondo, compresa la Cina : il programma di questa conferenza fu di studiare e seguire la proposta dello Tzar di Russia, discutendo sui modi onde effettuare il disarmo e la pace tra le nazioni. Conseguenza del congresso fu la Corte permanento d'arbi-
      trato internazionale che risiede all'Aia. V. Pascoli, Poemetti, Il pastore dell'Arar.
      Confessionale: dicesi di opinioni o istituzioni che abbiano attinenza con alcuna fede o confessione religiosa: dal fr. con-fessional. Neol. dell'uso, non accolto nè pur dal Petrocchi.
      Confezionare: V. Confezione.
      Confezione : voce registrata dal Petrocchi nel Diz. universale come popolare per dire fattura d'abiti o d'altro. E il francese confection. In tale uso " comune sta appunto il gallicismo. La parola in sè è italiana ed ottima (lat. confectionem da cum e facere) ma in altro senso; cioè nel senso antico di conserva, giulebbe, composizione medicinale. Es. « Il cioceo-latto è una mistura o confezione fatta di vari ingredienti, tra i quali tengon il maggior luogo il cacao abbronzato ed il zucchero » (Vedi Annot. Ditir). Insomma ha perduto l'antico senso italiano, ed acquistato il nuovo francese. « Sconcio gallicismo » lo chiama il Rigutini e così dicasi del verbo confezionare. Vero è che il determinare i gradi di sconcezza delle parole e delle locuzioni straniere che in sì gran numero entrano nella nostra favella, mi pare infelice e disperata impresa.
      Confidente: eufemismo del linguaggio poliziesco per indicare la spia.
      Confìteor: lat. confesso, nome di preghiera che si recita al principio della messa: dire o recitare il confiteor vale familiarmente pentirsi, incolpare sè di malo avvenuto.
      Conflagrazione: neologismo dal latino conflagratio che significa incendio. Nel senso figurato di scontro, scoppio di ostilità fra nazioni e popoli, certo a noi provenne dal francese conflagration.
      Confusionismo: uno de' tanti neologismi ed astratti in ismo, che include mal senso di eccesso.
      Congiuntivo: § 1 usato in vece del condizionale. In alcuni dialetti e in alcune prose letterarie talora è usato il congiuntivo in vece del condizionale e ciò, forse, per effetto di antico idiotismo toscano. Non mancano esempi èlassici e di autori eccellenti. « Chi sa che tu pure inasprito dall'avversa fortuna non ti fossi lasciato


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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