Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Buf — 04 - Buicioè il bilancio preventivo e consuntivo, poi, più comunemente, lo stato delle finanze, anche di un individuo. Passò questa -voce ufficialmente in Francia al principio del secolo XIX. Rapport au roi sur la situation des finances au 1 Avril 181.4, et sur les budgets des années 1814 et 1815. Comune è pure presso di noi. La derivazione è da bolgia — gran tasca, latino bulga, antico francese boulgette. Confronta la bolge di Dante e la voce nostra, tuttora viva bolgetta per borsetta.
      Buffet: così nell'alta Italia è spesso chiamata la credenza : armadio con alta vetrina o con più e vario ordine di palchi per posarvi piatti, biancheria da tavola etc. Il Du Cange registra bufetagium
      — buveterie — abaeum, credenza e questa sarebbe la voce nostra, se non che essa non ha la estensione della voce francese. Buffet non solo è la credenza, ma la stanza, il banco, i tavoli, le vivande stesse, i vini e le terraglie che compongono il sontuoso apparecchio, in uso nelle feste e nei ricevimenti. Noi potremmo dire e si dice « rinfresco, apparecchio » ; ma non regge la frase, come in « andare al buffet ». Buffet è chiamato altresì il caffè delle stazioni dove c' è tavola pronta con rifreddi e ristori. E siamo al solito caso della voce unica che vince nel facile uso i sinonimi nostri. Il Petrocchi registra buffe. Per altre etim. di buffet, V. Scheler.
      Buffo: aggettivo che dicesi assai comunemente di cosa ridicola che muove il riso e nel senso ironico, che muove sdegno, dispetto. Buffo, sostantivo, è l'attore teatrale buffone nell'operetta e nell'opera buffa che è appunto il melodramma giocoso, dal quale principale intento è muovere le risa. Buffo è antica voce la cui più probabile etimologia è dal latino buffa
      — alapa cioè schiaffo, guanciata, solendo gli antichi buffoni (e i moderni, no? Perdurano in cotesto i costumi degli uomini) enfiarsi gote e ventre per ricevere busse e ceffoni. Non è, appunto per cotesto, esclusa l'altra etimologia, pur dal latino, bufo — rospo panciuto e rigonfio.
      Bugandaio: taluno a cui pare di parlare con più eleganza, usa la voce bugandaio per lavandaio. Ora questo bugan-
      daio è una parola abusiva ed inutile, foggiata presumibilmente su bucataio voce toscana, detta di chi fa il bucato per mestiere.
      Buggerare e Buzzerare : spess' a poco come buscherare, onde buscherata, buscherio, buggerio: voci volgari e familiari comunissime in Toscana e in Romagna, comune nel Veneto in buzerar, buxaràda, buzaròn, buzarona, nè è facile determinarne il significato, essendo idiotismo che riceve sfumature varie secondo il discorso. Il concetto è di frode inganno, ma spesso in senso benevolo e faceto. Buggerìo, buscherìo indica chiasso di molte persone che leticano. Buscherata è esclamazione di meraviglia e di assenso. Una buscherata da nulla/ Spesso è epitheton ornans offensivo.
      Bugia: di questa parola francese derivata da Bugia città dell'Algeria ove da prima furono fabbricate le candele steariche, e che è entrata così nell'uso che il Petrocchi la registra e il Fanfani non la riprende, diremo soltanto che in francese bougieè la sola candela, e il candeliere basso che noi chiamiamo bugia, è invece chiamato bougeoir. Ecco un chiaro esempio in francese del valore delle due parole : Je substituai, dans le bougeoir de sa chambre à
      coucher, une bougie de ma composition.
      E. Poe, traduzione di C. Baudelaire, Le demon de la Perversità
      Bugia nen: letteralmente non muoverti\ dal verbo piemontese bogè o bugé, francese bouger ~ muovere, più la negazione. È sostantivo appellativo glorioso nella milizia per indicare la resistenza di quell'esercito che fu unica forza armata nella passata storia d' Italia.
      Nui suma i fieui d' Gianduja nui suma i bugia nen . . . ma guai se la testa an ruja, _se '1 dì d' le bote a ven !
      Così cantavasi nel 1866.
      Buglioulo : term. mar., secchio di legno con manico di corda: serve a vuotar l'acqua imbarcata o a prender l'acqua dal mare per uso di bordo.
      Bui dò: V. Bull-dog.
      Bull-dog: letteralmente in inglese toro cane, e i francesi secondo la loro lingua scrivono bouledogue\ così detto o per la


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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