Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Bèt
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      BicBète noire: dicono in Francia figuratamente e'est la bète noire, e'est ma bète noire per indicare una persona malvista e malefica cho ricorre spesso nel fatto o nell'imaginazione, e così diciamo noi pure, anteponendo la forma francese alla locuzione tradotta od allo equivalenti-italiane.
      Béton : voce francese usata in voce di calcestruzzo (cemento, sabbia e ghiaia).
      Betonata: grande costruzione in calcestruzzo. Neologismo abusivo.
      Betting : dal verbo inglese to bet, scommettere. Indica il valore e l'insieme di coloro che scommettono nelle corse. Voce dello Sport. Usasi pure in francese.
      Bettònica: orba perenne, già reputata di molta virtù medicinale, lat. betonica, vetonica, Tettonica, che Plinio trae dal nome dei Vettoni, gente di Spagna. Essendo erba notissima, ne venne il modo di dire essere noto come la bettònica.
      Beva: sost. fem., voce toscanissima, con valore tecnico nel linguaggio degli enologi per indicare la condizione ed il tempo in cui un vino è maturo, fatto, buono a be-vere, onde la locuzione entrare in beva per dire essere buono a bere, di pronta beva, etc. Usasi anche in senso traslato: esser nella sua beva, per dire essere in affare di suo genio. Ma è modo regionale e molto familiare.
      Bévue : voce francese, spesso usata nel linguaggio mondano e vuol dire topica (?) sbadataggine, inavvertenza di chi per distrazione o per storditaggine commette qualche errore, come sarebbe ricordare cosa che non deve essere mentovata, non ricordare nomi o fatti che si suppongono noti, insomma nella prammatica delle convenienze mondane commettere qualche disattenzione. A questo già usato vocabolo si sostituisce talvolta la voce nuova gaffe. V. questa parola.
      Bey : voce turca beig — signore ; ed è titolo che non sempre ha senso prociso. Spesso o dato al governatore d' una provincia o d'una città. Es. Bey di Tripoli.
      Bianco-segno: per firma in biawo è voce comune nel linguaggio degli uffici e ricorda il blanc-seing do' francesi.
      Bibelot: da bimbelot, giuoco da bimbi, dalla stossa radico bivib o bamb da cuibimbo, bambino : così si chiamano in francese quelle minuterie da chincagliere il cui pregio più che nel valore intrinseco o nell'arto, consiste nella curiosità e nella novità,e servono da sopramobili. Minuterie, come sopra è detto, è la voce che meglio vi corrispondo : ninnoli, anche ; e avrebbe il medesimo valore etimologico che bibelot.
      Biberon: dal latino bibere, bere. Voce francese di frequente uso. Non manca la parola nostrana poppatoio. Molti del popolo cui l'ignoranza salva dal guastare l'idioma natio, dicono bottiglietta. «Questo bambino fu tirato su con la bottiglia ». Molti dicono « biberone », come dicono bombone [bonbon] tirabusone [tire-bou-chon] etc., le quali sono voci, oltre il resto, di orribile suono : il che non è in francese, in cui lo sfumato aocento e la desinenza tronca danno snellezza.
      Bibliografia: scienza del bibliografo; la quale distinguesi in materiale, e in letteraria o scientifica. La prima intende a far conoscere materialmente i libri per mezzo dei cataloghi, nei quali se ne fa una minuta descrizione e indicandone la rarità e il prezzo : e questa è propriamente la parte dell'istruito libraio, e dell'arte librària. La seconda tratta criticamente del merito dei libri.
      Bibliomanzia : superstizione che consiste nell'aprire a caso la Bibbia (o qualche altro libro) e leggere il capo che cade sotto gli occhi, dando ad esso una speciale interpretazione.
      Bicicletta: termine molto pi" usato che non velocipede; eppure cotesta parola attende di essere registrata nei dizionari. Essa, come è noto, è l'antica draisienne (V. questa parola) perfezionata nel secolo XIX e giunta a tale grado di compiutezza meccanica che non pare più suscettibile di altre modificazioni. La bicicletta delizia e cura di ogni sesso e di ogni età, fu cantata in italiano ed in latino, nella qual lingua Ludovico Graziani composo un leggiadrissimo poemetto intitolato Bicyclula (che talo è la buona versione di bicicletta, e non, corno altri scrisse, birota velocissima) e questo poemetto fu promiato nolla gara pootioa annua di Amstordam (anno 1900). Alouni, tanto per variare, sorivono anche bicicletto.


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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