Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Bar
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      Basesteso poi in Lombardia e nell' Emilia. (Voce nuova in Piemonte : così il Dizionario piemontese ài G. Gavazzi, Roux, 1891). Indica un individuo appartenente all'ignobile ceto della mala vita: prepotente, ozioso, spesso vivente alle spalle altrui, ladro e delinquente all' occasione. Il nome varia nelle varie regioni d'Italia, ma la cosa, da Torino a Palermo, è press'a poco la * stessa. La parola deve derivare da Barabba, il ladro micidiale che Pilato, per volere del popolo ebraico, liberò invece di Cristo, e letteralmente vuol dire figlio della vergogna. Anche in francese la parola Barabbas ha un senso consimile. « Lasciate al popolo la scelta tra il più giusto dei giusti e il più abominevole assassino di strada e siate certi che ei griderà: Vogliamo Barabba, Viva Barabba ! » (A. Heine, Memorie).
      Baracca : in romagnolo significa gozzoviglia, bagordo, il mangiar cioè di molte persone insieme senza sobrietà e per viziosa crapula. Costumanza spiccatamente roma-gnola, onde lo speciale nome.Derivato barac-' eare, baraccone (baracon), buon compagno, goditore e crapulone, che dissipa volen-tiere il suo in feste e bagordi. Tale senso è pure nel dialetto lombardo e nel veneto. Baracca, in Lombardia, nel Veneto e nel-l'Emilia dicesi altresì in senso proprio e figurato di cosa malandata, che tende a ruina.
      Barba : voce dialettale veneto-lombarda, significa zio. Viva tuttavia e comune è questa voce specialmente a Venezia.
      Barba : e più comunemente barbe, sono detti i filamenti e le frange naturali della carta, che solitamente si raffilano nell' arte libraria, fatta eccezione però delle carte a mano e di valore ove le barbe hanno pregio.
      Barba d'uomo: uomo di valore, locuzione nostra viva nella frase familiare non c'è barba d'uomo che... per dire non c'è alcuno per quanto forte che..., etc.
      Barbagliata: milanese barbajada, bevanda di latte e cioccolata.
      Bàrbara: come attributo di poesia è neologismo dovuto al sommo lirico della seconda metà del secolo XTX e del Secolo XX, G. Carducci. Egli chiamò bàrbara lasua gran lirica perchè rinnovando, con perfetta e insuperata fusione di pensiero e di suono, i metri dei greci e dei romani, si pensò che, se potessero rivivere, a quei grandi la sua lirica sarebbe parsa barbarica. E ciò per questa considerazione che per gli antichi la metrica si fondava su la quantità, cioè su la maggiore o minore estensione dei suoni sillabici ed avea in sè e per sè compiutezza armonica di musica : la metrica italiana invece posa sii l'accento ritmico. Dunque apparenza antica, sostanza italica, onde poesia barbara.
      Barbe-bleue : nome del principale personaggio di un racconto del famoso poeta burlesco Perrault (n. 1628, m. 1703). Barbe-bleue è un marito feroce e sanguinario, specie di orco, che scannò sei mogli e, quando stava per sgozzar la settima, fu ucciso dai fratelli di costei. Dicesi tuttora per celia per indicare una persona che fa paura senza essere paurosa.
      Barbèra: vino piemontese da pasto e da bottiglia. Pregiatissimo, robusto, ricco di colore, di àlcole e di acidità (Govone, Magliano d'Alba, Priocca).
      Bàrberi (corsa dei): così in Roma era chiamato uno spettacolo carnascialesco, crudele e non sempre innocuo, carissimo a quella popolazione. Consisteva nel lasciar sciolti alcuni poliedri (barberii), cresciuti selvaggi nella campagna: i quali stimolati da flagelli che avevano sul dorso, precipitavano da Piazza del Popolo a Piazza Venezia fra densa ala di popolo. Tale spettacolo fu abolito pochi anni dopo il nuovo Regno.
      Barbetta: (fr. barbette) terni, mar. che indica quella specie di elevazione o piattaforma che è su le navi corazzate ove pongonsi i cannoni affinchè possano tirare al di sopra del parapetto. Onde dicesi cannone messo in barbetta : e in fr. camion monte en barbette: e in tedesco barbet-teaufstellug. Dicesi barbette, parce que le calinoli fait la barbe, rase l'épaulement (Littré). , Barbetta indica altresì il cavo che pende a prua delle imbarcazioni mercè il quale si legano a terra o a bordo. Bar-beta de la lanza, in dialetto veneto.
      Barbigi : milanese barbis — baffi, basette. « Eortiguerra nel Ricciardetto e Pa-


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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