Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Arni
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      Ars
      « maneggiare istintivamente il eontrappunto. » — Così il Riemann.
      Armonium o Harmonium alla fr. o Armonio', strumento musicale a tasti e a pedali che ha voce simile a quella dell'organo. Questo melodioso istruinento che, come pare, è di origine chinese, giunse per varie fasi all'attuale perfezione, le quali tolgo descrivendo dal citato Lessico di A. Galli : Ivratzenstein impiegò pel primo l'ancia vibrante nei tubi d' organo nel 1770 circa. Poi l'abate Yogler fece fabbricare dal Rackwitz V Orchestrion, organo portatile, nel quale seguì lo stesso sistema (1789). Perfezionato qnesto strumento dal-l'Eschenbach, prese il nome di eolodicon. Primo a fabbricare un organo congenere, e atto a produrre il crescendo e il decrescendo del suono, fu il Grenié nel 1810. Jloekel di Vienna inventò poscia la Fisarmonica, perfezionata da Dietz col suo aerofono. Sebastiano Erard perfezionò l'organo espressivo od armonium ( 1827 ). Finalmente Debain dotò l'armonium dei vari registri imitanti i diversi istrumenti (1842).
      Armstrong : nota specie di cannone rigato a retrocarica adottato da prima dall'Inghilterra, intorno al 1858, poi da tutte le artiglierie del mondo. Il nome proviene dall'inventore ingegnere e meccanico inglese celeberrimo, Guglielmo A., nato a Newcastle sul Tyne, 1810, morto a Londra nel dicembre del 1900.
      Arpeggio : consiste noli'eseguire successivamente le note di un accordo anziché simultaneamente, e, di solito, dal grave all'acuto.
      Arpicordo : così dcnominavasi il clavicembalo sulla fine del secolo XV. Più tardi l'arpicordo venne chiamato spinetta.
      Arrangiare e Arrangiarsi e anche Ran-giarsi : termine volgare nel senso di accomodare,, acconciare, con varie e note sfumature di significato ; è registrato dal Petrocchi. Voce non bella, proveniente dal francese se ranger o s'arranger. Verbo speciale del gergo di caserma.
      Arrembaggio: V. Abbordaggio
      Arresto : per fermata, ristagno, sosta : Es. l'arresto dei lavori, ricorda la parola francese arrct.
      Arrière-pensée : (pensiero occulto mentre se ne manifesta un altro) questa voce francese che sovente lessi ed udii pronunciare con squisita compiacenza come se essa avesse un recondito e intraducibile significato, a me pare rispondere al nostro vocabolo sottinteso o anche secondo fine. Che la lingua francese abbia felicissime espressioni di cose precise, è vero: ma esagerarne la intraducibilità nella nostra favella è un ben curioso fenomeno di debolezza, per usare una parola garbata.
      Arriva: term. mar. significa in alto, sull'alberatura; onde montare o andare arriva, scendere d'arriva ~ salire o scendere da una parte qualsiasi dell' alberatura della nave.
      Arrivismo : neol. non infrequente : indica la malattia morale della agitata età in cui viviamo, cioè il bisogno di far presto, arrivare ad ogni costo alla meta prefissa ; però che alla vita breve l'arte lunga mal si conviene. E una, cioè, di quelle parole che rispecchiano il nuovo abito morale della società.
      Arsella: i diz. comuni spiegano così press'a poco «mollusco di mare di gradito sapore ». Nei varii dialetti d'Italia specialmente non adriatici, il nome di arsella serve ad indicare uno tra i migliori molluschi bivalvi mangerecci, ma spesso differente a seconda dei luoghi. Più frequentemente è chiamato arsella il mitilo (Mytilus edulis), talora la fòlade (Pholas dactylus), in qualche luogo la tellina, detti rispettivamente dagli adriaci: peòcio, datolo de mar, capa, calcinello.
      Arsi : (gr. àgoig) nella metrica greca e latina significò la posa forte del piede ritmico nei versi: l'opposto di tesi = abbassamento. In senso più largo tesi ed ai-si usansi talora per indicare l'onda del discorso, il passaggio armonico della voce che si inflette alta e vibrante o si abbassa nell'orbita del periodare grande, come bene appare da questo passo ove il Carducci ragiona del Boccaccio : « che gioia quando (il Boccaccio) sentì il volgar fiorentino dei Lapi e dei Bindi sollevarsi così magnifico nelle arsi, così pieno e sonante discendere nelle tesiI* Discorso sui parentali del Boccaccio. Nel linguaggio musicale oggi


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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