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I-A DIVINA COMMEDIA
templar la Vergine sua figlia, che non muove occhi, quantunque essa canti osanna. E di contro ad Adamo siede quella Lucia che ha indotto Beatrice a venirti in soccorso. Ma, sospinti dalla angustia del tempo assegnato alla Visione, noi dobbiamo ora drizzare gli occhi a Dio. Ma perchè tu non abbia a retrocedere, in pena d'esserti inoltrato fidando nelle tue sole forze, ti conviene impetrare la grazia col l'orazione. Segui dunque la mia preghiera con ardente carità di cuore. »
CANTO XXXIII.
San Bernardo rivolge un'ardente laude alla Vergine. « O tu predestinata da Dio ab aeterno madre del divin Redentore, tu hai tanto nobilitato l'umana natura, che il Fattore non disdegnò di farsi figlio di donna.
Nel ventre tuo si raccese l'amore, Per lo cui caldo nell'eterna pace Cosi è germinato questo fiore.
« A noi beati tu sei fuoco ardente di carità ; e ai mortali sei fonte viva di speranza. Da te viene ogni grazia ; e il tuo soccorso precorre liberalmente alla domanda. In te s'accoglie misericordia, pietà, magnificenza e assoluta bontà. Or questo mistico pellegrino viene a te supplice per poter levarsi più alto cogli occhi verso l'Estrema Salute. E anch'io intercedo perchè tu gli tolga tutti gli ostacoli che sorgono dai velami corporei e perchè tu conservi ancor sani i moti delia sua anima dopo l'alta visione divina. Con me ti pregano Beatrice ed altri spiriti beati. » — Gli occhi di Maria si fisano in San Bernardo a significare che il prego è stato beri accetto; poi si rivolgono, profondi e lucenti, a Dio.