II. PARADISO
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sua opeia di creazione, dota diversamente di grazia le menti create; e qui basti sapere che Dio opera così, senza indagarne la ragione. Questa diversa dotazione degli esseri si rivela nel biblico esempio d'Esaù e di Giacobbe ; onde conviene che ogni pargolo abbu un grado di gloria, conforme al grado di grazia datogli da Dio; e nel loro diverso posto non ha a che fare il merito. Nei primi secoli, per salvare i pargoli, bastava la fede dei parenti nel Redentore; in seguito occorse che i maschi, colla circoncisione, acquistassero forza alle penne dell'innocenza per salire al cielo; e infine, dopo la venuta di Cristo, si richiese il battesimo perfetto. » Così Bernardo chiude il suo discorso, invitando il poeta a guardare nel volto di Maria, per acquistar forza a guardar Cristo. E Dante vede piovere sopra la Vergine un'allegrezza infinita, portata negli angeli che trasvolano fra il trono di Dio e le sedi dei beati.
L'arcangelo Gabriele, stendendo innanzi a Maria le ali, intuona il canto: « Ave Maria, grafia piena » e la corte beata fa eco da tutte le parti. Dante che non conosce questo arcangelo ne chiede conto a San Bernardo, e questi così gli risponde: a In questa angelica creatura s'accoglie ogni baldezza e galante esultanza ; e noi altri beati ne siamo tutti soddisfatti. Egli è quello che recò a Maria l'annunciazione. — Ma ora è tempo che tu mi segua con lo sguardo, notando i patri?.! della città celeste. Vicinissimi alla Vergine stanne le due radici della mistica rosa; a sinistra sta Adamo, a destra San Pietro; a lato di San Pietro sta San Giovanni Evangelista, e a lato di Adamo sta Mosè. Di contro a Pietro sta Anna, tanto contenta di con-