tiO LA DIVINA COMMEDIA
occhi a tutti gli altri santi: Bernardo, vedendo gli occhi di Dante attenti e fisi alla Vergine, a questa volge anche i suoi, accrescendo così l'ardore deila contemplazione nel poeta.
CANTO XXXII.
Bernardo, intento a contemplare Maria, assume spontaneamente l'ufficio d'ammaestrare il poeta e così comincia: « Immediatamente sotto Maria è disposta Eva; nel terzo gradino stanno Rachele e Beatrice; poi di scanno in scanno digradano Sara, Rebecca, Giuditta, e Ruth, bisava di David. Dal settimo gradino in giù si susseguono altre donne ebree, separando le foglie della rosa, servendo di confine tra il Vecchio e il Nuovo Testamento. A sinistra, dove tutti i seggi sono occupati, stanno quelli che credettero in Cristo venturo; a destra, dove ci sono dei vuoti, siedono quelli che credettero in Cristo venuto. Analogamente, nella direzione dirimpetto, servono di linea di divisione gli scanni del Battista, e sotto di lui quelli di Fran cesco, di Benedetto e di Agostino e di altri via via. Il numero degli Eletti sarà in un certo tempo eguale da entrambe le parti. Dalla metà in giù del mistico fiore siedono i pargoli salvati, non già per proprio merito, per la tenera età priva di discernimento, ma per merito altrui. Queste parole suscitano in te un dubbio, che io mi affretto a risolverti. In questo regno il caso non può aver luogo alcuno, come non vi hanno luogo nè tristezza, nè sete, nè fame; tutto qui è prestabilito ab aeterno. E non a caso i pargoli beati sono qui distinti in gradi più o meno alti Ji beatitudine. Dio nella