Stai consultando: 'La Divina Commedia Paradiso', Biblioteca del Popolo

   

Pagina (42/62)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (42/62)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Divina Commedia
Paradiso
Biblioteca del Popolo
Sonzogno Milano, pagine 62

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   42
   I-A DIVINA COMMEDIA
   CANTO XXII.
   Dante si volge stupito e spaurito a Beatrice, e questa gli risponde amorosamente: « Qui in cielo tutto procede da santo zelo; se tu avessi inteso la preghiera contenuta in questo grido, già ti sarebbe nota la vendetta che si adempirà prima della tua morte. La giustizia divina sembra soltanto affrettata o tarda ai desideri o alle paure degli umani ; in realtà essa viene sempre a tempo. Ma volgiti ornai a mirare gli spiriti illustri di questo pianeta. »
   Dante vede in fatti cento sperule che s'irradiano a vicenda; e alla sua mente dubitosa e stupita appare l'anima più luculenta che così parla: i Ter non farti indugiare il tuo alto fine io non attenderò la tua domanda per soddisfare il tuo desiderio. Un tempo il castello di Casino era frequentato da una insana turba d'infedeli; e io per il primo vi portai la buona parola di Cristo, ottenendovi ottimi risultati. Queste altre luci appartengono a spiriti contemplanti ; qui è Maccario, qui è Ronjoaldo ed altri fratelli miei santi e buoni. ¦>
   Dante, incoraggiato dall'ardore di carità che la lur-e gli ha dimostrato, si fa ardito a pregarla di nastrarsi a lui con immagine scoperta ; ma essa gli risponde che solo nell'ultima spera, fuori dai limiti del tempo e dello spazio, là dove ogni desiderio è perfetto e maturo, là dove apparve la scala carica di angeli a Giacobbe, potrà essere adempito il suo desiderio. E dall'accenno alla mistica scala il beato trae occasione per un'invettiva: « Nessuno ora muove i piedi da terra per salire sull'aureo scaleo. Nessuno più osserva la regola monastica, tutto b rnrnizione n<*i monasteri