Del vitto e delle cene di Giuseppe Averani

Pagina (150/157)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      150 LEZIO ICE UNDICESIMAPervio, spiegando queste parole, nota che li Troiani scaldarono l'acqua ne1 calderotti per lavarsi, non por lessare la carne: perciocché ne'tempi eroici non si mangiava lesso, ma solamente armato; come avvisa parimente Platone noi libro ITI della Rermhbliea, e Oiulio Polluce nel libro VT, avvertendo che Omero, quantunque avesso notizia del lesso, pascè i buoi eroi pempre d'arrosto. Non sarei lontano dal credere , che Virgilio volendo, come sovente far snoie, accennare il costume romano, facesse scaldar l1 acoua a1 Troiani per bere: e perciù si servisse della parola ahena, vasi a quest'uso spezialmente destinati.
      Molte e diverse foeree dr vasi e di strumenti avevano ritrovato per soddisfare alla soverchia delicatezza dei bevitori, i anali nel ber caldo erano troppo più scrtipo. losi, che altri non s'avviserebbe. Pilone ebreo, nel libro della piantagione di Noè : yacporrts txt, xoti rcpoT^pipi^ rot; óivo^oonusvoi? xtXivovTtc. xàt £iau«XX(i)NaxTouvri;, In t5 Ogpuiv, 7rap* àurofe -tcoto* ?rtpt»JflJxoim: sfol-
      gorando ed affrettando con premura i mescitori e st\%~ zando e montando in collera se alcuno punto punto sta a bada , onde la calda bevanda raffreddi. Seneca, nel primo libro dell'ira: Irascuntur boni viri prò suorum iniuriis ; sed idem faciunt, si calida non bene prmbe-tur, si vitrum fractum est, si calceus luto sparsus est E nel libro secondo: Porum agili* est puery aut tepidior aqua pohti. aut terbatus torun, aut mensa negligentitu potila, ad iuta concitari insania est. Epitteto similmente ne'ragionamenti stesi da Arriano, awertisce non piacere a Dio che alcuno si sdegni e sbuffi, se domandando la bevanda calda, il servo gliela porta troppo calda ove* ramente indugia e non ubbidisce. Laonde gli accorti e ammaestrati coppieri tenevano sempre apparecchiata l'acqua fresca per infonderla tosto nella bevanda troppo calda e al gusto del padrone prestamente temperarla. In questa maniera fti avvelenato Britannico. H suo


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Del vitto e delle cene degli antichi
di Giuseppe Averani
G. Daelli e comp. Editori Milano
1863 pagine 169

   

Pagina (150/157)






Troiani Platone Rermhbliea Oiulio Polluce Omero Virgilio Troiani XivovTtc NaxTouvri Ogpuiv JflJxoim Irascuntur Porum Arriano Dio Britannico Seneca