Cucina Teorico-Pratica di Ippolito Cavalcanti

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      e su' fogli di cartà nelle tortiere farai cuocere lemirenghe secche.
      CAPITOLO XX.
      V - {
      Delle croccande di mandorle.
      Prendi un rotolo di mandorle dolci , e con acqua bollente le spellerai, e le taglierai in fili , o in altroraodo, che più ti piace, e le friggerai color cannella con strutto bollentissirao , o con o-glio , ma ottimo, le porrai dentro una carta perchè vada via tutto il grascio.
      Prendi tre quarti di di zucchero grascio, e lo sirupperai al grado della nona cottura del zucchero, che ho chiamato casse, e questo punto lo conoscerai, che immergendo la mescola nel zucchero, e subito nell' acqua fresca , premendo Je dita sulla mescola istessa si rompe quella patina di zucchero , ed allora mescolerai le fritte mandorle col zucchero , e bene incorporate, farai un unto doglio in una casseruola, o altra forma propria, e velocemente ci farai cadere le mandorle con qualche stilla d' oglio di cannella accomodandole per tutta la forma in modo come se fusse un pezzettino appresso dell' altro , e quando si sarà ben raffreddata la forma la rovescerai nel piatto con un tovagliolo bene accomodato , facendoci una guarnizione di piccoli confettini, delle piccolissime mirenghe, dei cannellini, tramezzandoci ancora de'pezzettini di candito.
      Potrai farne delle piccole forme ancora ser-vendoti di quelle per i pasticcetti.
      Volendo le mandorle bianche , allora non le friggerai nè il zucchero lo siropperai , ma bensì, dopo scorzate, e triturate le mandorle come sopraby LjOOQle


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Cucina Teorico-Pratica
Metodo pratico per scasare e far servire in tavola
di Ippolito Cavalcanti
Tipografia G. Palma Napoli
1839 pagine 440

   

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