17 aprile 1869
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berlo con tutte le podestà del paese, che saputo appena del tristo caso, sono subito accorse.
Le guardie da fuoco hanno fatte le loro usate bravure: e se è stato loro impossibile salvare il teatro, sono giunte però con inauditi sforzi a salvare il palazzo del marchese Tommasi a un muro del quale il teatro era addossato. Guardie nazionali, carabinieri, soldati, guardie di pubblica sicurezza e municipali sono pure accorsi in gran numero dando tutti pruove dì valore e di carità cittadina.
Se vi è stato incendio in Napoli nel quale le guardie da fuoco hanno corso pericoli veramente da far paura, uno è stato questo del teatro Bellini che tutto era di legno e pienissimo di materie combustibili.
Si dovea rappresentare questa sera per la prima volta r Emani e i biglietti erano venduti, sì che il teatro a-vrebbe avuto un vero affollamento di spettatori. È stata quindi una singolare fortuna che l'incendio sia cominciato due ore innanzi, chè altrimenti non si può imagi-nare quali scene di desolazione e quali sventure avrebbero avute a deplorarsi.
Il teatro era assicurato per 66mila lire con la Compagnia di Venezia, ma non quello che vi si contenea e che tutto va irremissibilmente perduto: quindi non gli interi spartiti che più non sono, non il vestiario e le scene che servivano a rappresentare talune opere del repertorio, non gl'istrumenti di quasi tutti i professori dell'orchestra, nè i cento svariati oggetti che si trovano sempre nei camerini e nel palcoscenico di ogni teatro.
Delle guardie nazionali accorse è forza dar lodi al cav. Barone colonnello della 5' legione e al cav. Melchionna maggiore della 9a: i quali, senza porre tempo in mezzo, hanno raccolto quanti militi loro dipendenti è stato pos-
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Steblich, Cronaca.
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