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Cronica Giornaliera delle Province Napoletane
dal 1. marzo al 31 dicembre 1869
C. De Sterlich
Tipografia delle Belle Arti Napoli, 1869, pagine 620

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   84 cronaca. Napoletana
   severi studi e saputissima delle lingue dotte e tanto addentro nelle matematiche da lasciar due grandi volumi ài Istituzioni analìtiche celebrate da italiani e stranieri e citate finanche dalla Crusca, abbia potuto aver modo, voglia e tempo da praticare con compagnie folli, lo sapranno soltanto gli editori dell'Enciclopedia: purché per folli non intendano le compagnie dei dotti o delle opere loro.
   L'Agnesi vende ad un usuraio i gioielli a lei dati dall'imperatrice Maria Teresa volendo col denaro che ne ritrae mutare la sua casa in ospedale. Due donne la guardano da lunge.
   È bello che una gloria femmile italiana sia stata l'argomento scelto da un' altra donna che onora la scuola dell'arte napoletana.
   L'Avanzo di una casa feudale in Castellammare del sig. Enrico Gaeta è pieno di verità e di illusione.
   Tolto Raimondo dei Pierleoni che per pochi giorni nel Ì444 tenne in feudo Castellammare e non ebbe quindi tempo di edificarvi un castello feudale, il solo castello che potea trovarsi nella città era quello di casa Farnesè che dal 1541 la ebbe fra i suoi possedimenti, fino a che questi, estinti i Farnesi, passarono tutti a casa Borbone.
   E però non casa, ma castello avrebbe dovuto scriversi: e al di una, che è dir troppo vago, supplirsi del che determina e chiarisce la spiegazione della cosa dipinta.
   Una scena commovente e tenera di famiglia è il Fanciullo che torna da scuola premiato del sig. Giuseppe Scinti.
   Il silenzio della foresta, paesaggio di Francesco Mancini.
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