;V LA DISCUSSIONE DEI PROBLEMI. 461
n
S6n ¥ 2r2
= 2r* ----=-. E per la formula che tra-
- a. n a a n a
sen sen - sen -¡r sen - ¿ii A 2
sforma la differenza di due coseni in un prodotto (form. XII, pag. 396):
2 r2
i[cos (a-,)-cosi]
Tt
Poiché 2r2 è costante e cos ~ 0> ^ minimo di s si avrà quando cos ^a ~j sarà mass. (n. 172, Coroll. 2°), ossia quando (quadrato).
XXIX. Di un triangolo ABC, si conosce il lato BC = a, l'angolo opposto BAC %= a ed il prodotto ma2 delle bisettrici BBb, CCb (') degli angoli ABC, BCA. Si calcolino questi angoli.
Si indichino con fi, y gli angoli ABC, BCA : si supponga p > y. Poiché si sa che p -)- y = 180° a, basterà calcolare p y : perciò, si osservi che
a BBb a CCb
( 8\ sen y ' ( y\
donde, per il dato,--- ----- =---. Si ha quindi,
sen ^a + sen ^a + per una form, nota (form. XII, pag. 396):
sen p sen y 1
cos cos Í2x + ^tlì
2 I
m 1
=-77--- r ; di qui, si ricava agevolmente : 2 cos2 77 (P y)
cos(p y) cos(P + y) 2
1 111
m cos -¡r (P y) + 4m sen3-^ a 3m sen a 2 sen2 a = 0. E po
¿ u. ¿ ¿
nendo sen = k (per cui 0_<&<1), si ha infine l'equazione: ¿
2 cos2 m cos + (4P 3) km 2P = 0. ... (1, ¿ ¿
che fa conoscere p y. I due angoli P, y si sanno adunque determinare: si ricade, quindi, in uno dei problemi fondamentali.
Discussione (227). Il discriminante S della precedente equazione in
R _Y
è m* 8 (4P 3) km. + 16P, funzione di secondo grado in m1. Ora,
P) Vedasi la Parte II (§ 1: Alcune notazioni).