456 CAPITOLO VII.
Per il teorema dei seni (Parte II, § 1, formala XII) : =
son a
=- - =-%-- ... Ma per l'ipotesi : a = 180 30, donde
sen t son fi sen y sen p r
sen a = sen 30 ; sen y = sen 2p. Dunque : z-: --r . E
1 sen 3p sen 2p sen p
poiché sen3p==sen 2PcosP -f senp cos 2p = 2 senp cos2 p -f sen P (cos'P
sen2 P) = 3 sen p cos2 p sen3 p == sen p (4 cos2 P 1 ), sen 2p sen p =
= 2 sen p cos p sen p = sen p (2 cos P 1), si ha:
a a d
senp (4cos2p 1) senp(2cosP~l) Di qui si ricava facilmente:
2 (d a) cos P + d
sen p (2 cos p 1) (2 cos P + 1)
= 0.
<-i)
Nessuna delle radici del denominatore ^P = 0, cos P == ~, soddisfa il numeratore: considerando quindi l'equazione 2 (d a) cos p +
+ d 0, si ha cos p _ ^ ; ove è a ><2, perchè per l'ipotesi, in
¿ (et d)
a + 6 == c + d, è e>b. Si conoscono pertanto, del triangolo, il lato a e gli angoli p, y : caso fondamentale noto della risoluzione dei triangoli (Parte II, § 1).
XXII. Conoscendo le distanze PA = m, PB = n {n > m) di un punto P da due rette parallele a, b date in uno stesso piano con P, inserire fra le parallele un segmento A'B' perpendicolare ad entrambe, per modo che la tangente dell'angolo A'PB' sia k.
Poniamo AA' = x, convenendo che x sia positiva o negativa secon-dochè il punto A' cade da una parte o dall'altra del punto A. Evidentemente per dato: k > 0.
Per una nota formula, che esprime la tangente di una differenza, e per la definizione di tangente: tang A'PB' = tang (A'PA B'PB) =
x x
tang AfPA tang B'PB _ m n (n m) x _
~ 1 + tang A'PA tang . B'PB- 1 + ' UnqUe : mn + x2 ~ '
mn
ossia : kx2 {n m) x + mnk = 0.
Ora si ha: 6= In m)2 4k2mn=4mn , ' + k1'! k, ;
L2 imn J L.2 i mn J
c b n m
= mn;--- ;--
a a k