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CAPITOLO VII. II. 4h a < 0
AO)
m
Conclusioni
+
+
a2 V 3
+ OD
+
Una radice x' è zero, l'altra negativa. Una soluzione limite x'.
qo < x' < 0 < x' < a. Una solu-
[Una soluz. limite x' = a-, x' = -è negativa. 4h ay 3
Dna radice sta fra oo e 0, l'altra fra a e + oo. Nessuna soluzione.
Discussione col metc/io del ». 229 ('). Porremo : 0 < x < a; e ci gioveremo dei risultati Attenuti nolla discussione, che precede.
Perchè il problema abbia una soluzione, dovrà essere f (0) .f (a) < 0; ossia, essendo f(0) = 4am2, dovrà aversi f[a) > 0, cioè a (a1 V 3
4m2) > 0, donde ms <. a ^ ^ (poiché, quando m2 a ^ - , il pro-
dotto f{0).f(a) converge a zero col segno ). Quando ciò si verifica, i numeri 0 ed « separano le due radici ; e propriamente : se a Ì 3 4h 0, lo 0 è interno all'intervallo delle radici e quindi soddisfa soltanto la radice maggiore (prospetto II) ; se invece a / 3 4h < 0, Io 0 è esterno e perciò risponde al problema la radice minore (prospetto I).
Affinchè il problema abbia due soluzioni, dovrà verificarsi che :
(a y~3 4h). ( 4am2) _> 0 ; donde, o V'3 4fc.<0ed h>
4
ovvero m2 = 0;
(aV~3 4h). a (a2 il 4m2) >.0; da cui, essendo aÌH 4h<0,
si rileva che a2 Ì 3 4tra2 < 0 ed m2 >
a2j 3
(*) È il secondo esempio del secondo caso (h
_ «A»
sioni limiti e non osserva che, se - a f3 < 0, JT-non puo eS9ere un va'
4/i a \ 3
lore di tn~.