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I complementi dell'algebra elementare.
Parte I. Teorie
S. Ortu Carboni
Raffaello Giusti Livorno, 1900, pagine 467

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LA DISCUSSIONE DEI PROBLEMI,
   lori per x, corrispondenti a due rettangoli, dei quali uno ha i vertici Q, P sui prolungamenti di AB ed i vertici M, N sui prolungamenti di CA, CB, e l'altro ha i vertici Q, P su AB ed i vertici M, N sui prolungamenti di AC, BC.
   V. L'ipotenusa AB di un triangolo rettangolo ABC è c: sieno ACE A, BCFB i segmenti individuati dai cateti AC e BC nel semicerchio circoscritto ad ABC. Determinare l'altezza CD = x del triangolo, per mòdo che la somma dei volumi generati dai due segmenti ACE A, BCFB sia equivalente ad una sfera di raggio r (P. E., Introd., n. 27, problema 13°).
   Dall'equazione ricavata nei P. E. si ottiene, fatte le-semplificazioni, l'altra: e3 Icx'1 = 8r3, la quale ammette le due radici"
   Per la condizione imposta dal problema al punto C, il quale deve trovarsi sulla semi-circonferenza circoscritta ad ABC, non è possibile attribuire segno ad x : si sarebbero potute distinguere le x in positive e negative con la stessa convenzione dei seni (22, 134), quando al punto C fosse stato concesso di percorrere 1' intera circonferenza circoscritta ad ABC. Il valore negativo xi di x deve quindi essere scartato come non rispondente al problema, il quale ha perciò una soluzione data da
   Xf '
   
    (2r)3 2c
   c
   semprechè cs  8r3 >_ 0, ossia, ricavandosi di qua r3 <.  , semprechè c
   r 2 ' c
   g- è dunque un massimo di r: per esso, x  0; donde: il triangolo
   ACB si riduce all' ipotenusa AB, la somma dei volumi generati dai due segmenti diviene la sfera generata dal semicerchio AECEB, il raggio
   della quale è appunto == " . -
   a
   E si può trovare anche un minimo di r, osservando che, per l'equa-
   c3 c
   zione stabilita su, esso è dato da : r% = -j-   x'!. Onde, il minimo valore
   o 4
   di r3 corrisponde al massimo di x, giacché per questo il sottraendo assume il valore massimo e quindi la differenza diviene minima. Ora, per il massimo
   '3 _
   C ' C3 C C2 C3 ci -
   valore  di x, si ha r3 ==  T. -r = 7^, e perciò  = c ' . che
   2 8 4 4 16 2 3 "
   è appunto il minimo di r : per questo, x l -¡r  = ~ , per cui
    % ce ¿1
   f-
   Ì2
   e'