ancoRa delle equazioni e delle inequazioni. 361
e) l\ idiCi > 0,b2 4ac <' 0. Se b2 4ac = 0, è x' = x' e quindi 8' > 0, perchè allora 8' = 4aia\ (x' x\Y (x' ar'i)2; se è2 4ac < 0, si dimostra come nel caso b) che 8' .''>0; in entrambi i casi, dunque, 8 (y) ha due radici reali e disuguali y' ed y' ('
4aiCi>0, y potrà variare negli intervalli ( oo, y'), (y'i + oo), per cui y' è un massimo ed y' un minimo.
d) Vi 4«ici 0, bì 4ac > 0. Allora, il numeratore ha due radici reali e distinte x', x' ; e così il denominatore ammette due radici x'i, x'i : si tratta di confrontare le prime con le seconde, supposto che le une sieno distinte dalle altre, perchè altrimenti si avrebbe al più una funzione a termini di primo grado e quindi priva di massimi e minimi. Ora è noto che si possono presentare i tre casi: x', x' comprese fra x\, x't o viceversa; x', x' esterne all'intervallo x\, x'i; x',x' separano una dello radici x'i, x'i. Si vede subito (specialmente costruendo le figure) che : nei primi due casi, è 8' >0 e quindi vi è un massimo ed un minimo, come in c) ; nel terzo caso, è 5' < 0 ed allora, come quando risultasse 8' = 0, non si ha nè massimo, nè minimo.
Dunque, riassumendo, la funzione proposta ha: solo un massimo o solo un minimo, quando b\ 4aiCi 0 ; un massimo ed un minimo, quando fa 4aiCi 0 ; un massimo ed un minimo, quando 62 4ac < 0
ovvero b\ 4«u'i <* 0 I semprechè non sia = = ì od anche
\ ai fa ci J
i* 4ac = 0 od infine b2 4ac > 0, b\ 4aici > 0 ed inoltre in quest'ultimo caso le radici di un termine sono comprese o no fra quelle dell'altro ; nè massimo, nè minimo, quando b2 4ac > 0, b\ 4aiCi > 0 ed inoltre le radici di un termine separano una delle radici dell'altro. Il valore di x corrispondente al massimo o minimo y' è x
__(b-bi/)
2 (a aiy')
Applichiamo queste conclusioni ai seguenti casi particolari dell'esempio ora esaminato:
!2 _l qr _l K %
10) Z . Si ha b\ 4ai ci = 4 < 0. Dunque vi è un
a; + 1
massimo ed un minimo, non avendosi = = ; 8 (y) 4y2 i-
ai fa ci
+ 24y 11 = 4 --: ' -yj " Minimo: ; massimo : . Valori di x corrispondenti al minimo ed al massimo : x' «= 3, x' = ir >
, 3a:2 + lQx 89 . , . . , . ,2'
2°) - ;--. Si ha un massimo ed un mimmo, perchè b'i
2x2 4x 6
4ai ci > 0 e le radici del denominatore sono comprese fra quelle del numeratore ;
2x2_x_9
30) ---. E 62i 4oiCi < 0 e le radici del numeratore se-
x2 2x 3
parano la radice 1 del denominatore ; quindi non si ha nè massimo, nè minimo ;