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I complementi dell'algebra elementare.
Parte I. Teorie
S. Ortu Carboni
Raffaello Giusti Livorno, 1900, pagine 467

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   336 CAPITOLO, Iv.
   della discussione può anche omettersi la considerazione di  ,
   CI
   ma è necessario formare .
   2a
   Pertanto, si sa risolvere il sistema misto F (x)  0, x ~>p, x <_ q. Se le radici dell'equazione biquadratica sono tutte e quattro reali od almeno due reali, si può facilmente confrontare con esse un numero dato p (*), confrontando prima p2 con le radici della risolvente in y, secondo il n. 190.
   b) Alcune volte, per dato, il parametro p, del quale i coefficienti di F (a;) sono funzioni, non potrà variare fra  co e + oo, ma sarà assoggettato alla condizione di variare solo in uno degli intervalli ( oo, 0), (0, f oo) od in un intervallo finito (h,k) ecc.: allora, la discussione delle radici si riduce ad esaminarne la natura ed il segno soltanto nell'intervallo della variazione del parametro.
   c) Quando i coefficienti della funzione di 2° grado F (%) sieno funzioni di due parametri p e px, si può fare, come prima, la discussione delle radici supponendo che uno solo p sia variabile e l'altro pi rappresenti una costante non arbitraria, cui si possa anche assegnare un valore particolare. Se il discriminante 5, funzione del parametro p, è di 2° grado ed ammette un discriminante §', che contenga px, si potrà considerare §r come funzione di pi e studiarne la variazione, da cui si deduce quella di §. In alcuni casi particolari poi (funzioni omogenee),
   sarà possibile ritenere come parametro variabile il rapporto  1
   dei due parametri, in tutta la discussione delle radici od almeno nella parte che riguarda la realtà.
   Esempi.  Io. Data l'equazione di 2° grado (p 1) x2  2(p  2)x   7p  1 0, ove p rappresenta un parametro variabile da  oo a +co ,  %determinare, durante tutta la variazione di p, il numero delle radici dell'equazione comprese nell'intervallo ( 1, +1), esclusi gli estremi. Indicando con f (x) il primo membro dell'equazione data e con xi, xi
   le sue radici, si trova: 6 = 8 (p  ^ (p  ; fi 1) =  4 (p + f); f(l) =  8 [p  -jì . Confrontando la semisomma delle radici --y coni
   (') Tartinyille, op. cit., n. 208.