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I complementi dell'algebra elementare.
Parte I. Teorie
S. Ortu Carboni
Raffaello Giusti Livorno, 1900, pagine 467

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO IV.
   8°. Prendendo come ascisse i valori (positivi) dell'arco e come ordinate i corrispondenti valori delle funzioni trigonometriche (raggio = 1) da ciascuna di queste si ha una curva, che ne rappresenta graficamente
   Y
   Jt X mass. li in
   / min.^yf 0 -y X « Ji \ niìrw. / x
   la variazione: per esempio, si constata subito che le curve del seno e, della tangente sono quelle disegnate a fianco; delle quali la prima è costituita da parti simmetriche rispetto ai massimi ed ai minimi e la
   7C
   seconda ha per assintoti le ordinate in  , 270° ecc.
   ¿t
   183. Le funzioni, che esprimono leggi di fenomeni naturali, sono d'ordinario continue e quindi rappresentabili con linee (in generale) secondo il numero precedente, quando dipendano da una sola variabile: così, ad esempio, prendendo come ascisse i tempi e come ordinate gli spàzi, si potrà rappresentare graficamente, con una parabola (di 2° grado), la legge del moto uniformemente vario espressa in generale dalla funzione (spazio) s0 + v0t + vi3 (53, es. 2°) del tempo t (macchina di Morin).
   Ma spesso non si conosce la legge di un fenomeno, sibbene coppie particolari di valori della variabile e della funzione (come avviene per i fenomeni metereologici, economici ecc.); perchè non sono completamente note o le cause, di Cui si valutano gli effetti, o le condizioni (ambiente, relazioni con altre cause concomitanti ecc.), in cui le cause stesse agiscono. Allora, se si descrive una curva continua Q, che passi per gli