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CAPITOLO, IV.
Essendo 2 PM M'R
_f(x) x
^^ ed anche 2 =
fi (*) %
PM' MM'
OP x OP
, si vede che 2 rappresenta, per ciascuna retta, la tangente
' OP QR
trigonometrica dell'angolo, ch'essa fa con OX: donde appunto il parallelismo.
2». f(x) = x2 + S: coi criteri di Newton e Bezout (72), si constata che f(x) ammette i divisori x \ ed x 5, per cui f( 1) =f(5) =0
ed f(x) = (x 1) [x 5): ciò può pure ricavarsi, come nel n. 174, mediante l'esèmpio 8° del n. 74, d), se non si vuole risolvere l'equazione qua-. dratica a:2 6x + 5 = 0 (114). Essendo inoltre f(± oo ) = -f oo (154),
f{0) = 5, «>0,-A = !=3i _
b2 4 ac
-f
' ' 2 a
2
36 20
-4 ; f [x) decresce da + 00 sino a 4
'X (minimo), assùmendo valori positivi, mentre x varia da oo ad 1, e valori negativi, mentre x va da 1 a 3 : da 4, prendendo in senso inverso la stessa successione di valori assunta prima, f(x) cresce sino a + oo, mentre x varia da 3 a -f- co.
Pertanto, la curva rappresentativa 2 va dal punto all' infinito della direzione OY sino al punto Y d'indici OP = 3, PV = 4, cosicché sono positive le ordinate dei suoi punti corrispondenti alle ascisse da oo a le negative quelle riferentisi alle ascisse da 1 a 5 ; si ha poi una porzione di 2, simmetrica della precedente rispetto a VP (asse di simmetria), come vedesi subito: la curva 2, dotata di un punto all'infinito, dicesi parabola (V vertice, YP asse di figura).
Analogamente, si può verificare che le curve rappresentative di x2 + + 4x -f 3, 2x2 9x + 5, 9x2 6x + 5, 9x2 6x i incontrano
l'asse delle x ordinatamente nei punti ( 1
[di ascissa reale: si può verificare (114 e 115) che è identicamente ite2-1 + 2A / 1 2i\
\x
-6x +5
- (-4*)
,-3>,(ì Ili
- 5 j, in nessun punto
in due punti coincidenti
V- 3
[punto di contatto della curva con l'asse delle x] ; e che le stesse curve ammettono rispettivamente un'ordinata minima 1 per x 2,