Discorsi d' indole politica, economica e sociale 419
   esclusivamente municipali : tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al tempo d'oggi è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio, di una città cioè destinata ad essere la capitale di un grande Stato. Convinto, profondamente convinto, di questa verità, io mi credo in obbligo di proclamarlo nel modo più solenne davanti a voi, davanti alla Nazione, e mi tengo in obbligo di fare in questa circostanza appello al pattriotismo di tutti i cittadini d'Italia e dei rappresentanti delle illustre sue città, onde cessi ogni discussione in proposito, affinchè noi possiamo dichiarare all'Europa, affinchè chi ha l'onore di rappresentare questo paese a fronte delle estére potenze, possa dire: la necessità di aver Roma per capitale è riconosciuta e proclamata dall'intiera Nazione.
   Di un Senatore (') sul Bilancio della Pubblica Istruzione (23 e 24 giugno zgr 1).
   Molmenti. Debbo anzitutto all'onorevole Ministro della Pubblica Istruzione un ringraziamento per aver egli finalmente presentato il disegno di legge sul personale delle antichità e belle arti. Questo è compenso più che bastante alle parole un po' aspre che l'onorevole Ministro diresse a me e agli altri presidenti delle Accademie di belle arti, i quali, stanchi di aspettare questo disegno di legge, si erano dimessi (').
   (') Pompeo Molmenti.
   (7) Camillo Boito, Pompeo Molmenti ed altri presidenti d'Accademie e d'Istituti di Belle Arti avevano dato le dimissioni dal loro ufficio vedendo che il Ministero non si decideva a presentare il disegno di legge, ripetutamente promesso a favore del personale degli Istituti d'arte. I depu-
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