Discorsi vari intorno alla bandiera 3» «
   Ma non a questo soltanto si riduce l'opera del sodalizio. Esso anche guarda assai più lontano, oltre le Alpi e gli Oceani, e manda ai fratelli, laggiù, i suoi fidati richiami, a impedir che loro esca dal cuore la patria, e che anche il loro pensiero, come spesso avviene dei loro passi, dimentichi per sempre le vie fedeli del ritorno....
   Oh, i pericoli che minacciano per il mondo l'anima dell'Italia son molti, e son gravi; gravi gli impedimenti all'opera della buona difesa.... Ma quanto amore, insieme, e quanta saggezza nell'aver raccolte le proprie vigili cure sull'idioma della patria, santificato per noi da tante glorie nostre, da tante sventure nostre, da tante nostre travagliate speranze; sull'idioma della patria, cosi vicino al cuore di tutti, cosi mescolato a tutte le più profonde reminiscenze, a tutti i più profondi bisogni, a tutti i palpiti più costanti della vita!
   Sulle ferrovie d'America, nel carrozzone affollato di gente sconosciuta, l'emigrato viaggia di notte, tutto solo, perduto in un angolo, con l'anima ingombra di memorie e di paure stranamente confuse al rombo sordo del treno. Quand'ecco una fermata, a una stazione ignota; intorno, e dentro la vettura, quel solenne silenzio, come di attesa, che si suol fare di notte, nelle soste dei treni.... Ma, in quel silenzio, a poco a poco, sommessa, parla una voce : straniera; poi un'altra, straniera; poi un'altra.... L'emigrato dà un balzo.... Chi ha parlato laggiù?... Son parole italiane; una voce italiana.... Oh, è l'Italia che è giunta fin là, è la patria che, curva su di lui, gli susurra : «Son io, povero figlio, son io, che ti seguo e ti veglio.... »
   Chi di noi non potè qualche volta, trovandosi in altro paese, pur senza aver conosciuti cosi lontani esigli, sentire in sè stesso qualcosa di simile a un cosi appassionato momento?