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Capitolo terzo
intestine. La fortuna d'Italia disperda — mercè il senno e l'umanità de' suoi figli — il presagio ch'essi diventino segnacolo d'odi e di lotte fraterne. Ma questa santa bandiera fu e rimarrà insegna d'amore e di sacrificio pel bene comune; d'associazione perenne fra quanti sono dalla Natura e dalla Storia insieme congiunti nel nome italiano; di solidarietà d'uffici come cittadini verso la Patria, come uomini verso l'Umanità.
Ed io vi dico invero che intorno ad essa si stringeranno ad un patto gl'Italiani tutti, ogni qualvolta l'Indipendenza e l'Unità della Patria siano assalite da nemici esterni ed interni ; ogni qualvolta le supreme necessità della vita e del progresso della Nazione richiedano a loro tutela il concorso dell'universale; e quando l'ora delle ultime rivendicazioni chiami l'Italia a integrare la sua personalità e le sue sorti nel consorzio delle genti europee.
In pace e in guerra la tricolore bandiera ricorderà al popolo d'Italia gli alti Ideali che furono ispirazione e guida al suo risorgimento; meta alla pacé, gl'incrementi della civiltà a beneficio di una eguale cittadinanza di liberi : meta della guerra le sante difese della Giustizia e della Libertà a prò nostro e d'altrui.
In questa insegna voi onorate, o Concittadini e Reduci, il pegno imperituro d'un Popolo nella Fratellanza umana : e noi ve la presentiamo, salutandola auspice del suo Avvenire.