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Capitolo terzo
sta bandiera — per qualsiasi fine sociale voi vi accogliate intorno ad essa: di mutuo soccorso nelle vostre infermità; per cooperazione morale ad istruirvi ed educarvi ; per cooperazione economica a migliorare le condizioni materiali della vostra esistenza e assicurare al vostro lavoro il debito frutto — questa bandiera, dico, significa: armonia fra libertà ed associazione; concorso spontaneo d'uomini liberi ed eguali, intesi a raggiungere con l'unione delle facoltà e delle forze un bene comune da distribuirsi egualmente fra i singoli, con patti concordati per comune consiglio, con amministratori e sorveglianti eletti dal suffragio di tutti e responsabili del mandato verso i loro consoti: significa rispetto, inviolabilità delle prerogative dell' individuo nell'Associazione; dovere dell'individuo di conformarsi alle norme liberamente accettate dall'Associazione stessa.
Non havvi Associazione vera, possibile, se non entro questi termini.
Non è Associazione vera quella dove gli uni imperano come signori o patroni, gli altri obbediscono come servi o clienti. Non è Associazione vera, per l'opposto, quella dove la individualità di ciascun socio e il frutto delle sue facoltà siano assorbiti da una indistinta, assoluta, arbitraria collettività. Queste condizioni scaturiscono dalla natura stessa dell'uomo, e sono il fondamento della buona ed equa compagnia sociale, si nelle relazioni d'ogni particolare sodalizio di cittadini, come in quelle più vaste del Comune, e in quelle più vaste ancora dello Stato.
Ed io qui ve le ricordo a scanso d'idee fallaci e non attuabili sul problema sociale, dinanzi a questa bandiera della Patria e del Genio italiano, che rappresenta, ne' suoi veri intendimenti, il grande principio dell'Associazione nella Libertà per la Giustizia.