Relazioni
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la speculazione di una parte o di tutte e due le parti contendenti, vanno uniti al duello. Prescindendo dal fatto che il combattimento singolare è il più grave attentato alle istituzioni di un paese libero, è fuor di dubbio che esso costituisce una minaccia costante alla sicurezza e alla tranquillità delle famiglie, è una perturbazione gravissima della vita sociale, fomentata e sostenuta dalla disonestà di pochi, i quali nel duello trovano la forza per l'arbitrio e spesso l'interesse.
Compreso dalla gravità della situazione il legislatore ha proposto alla sanzione del Paese nuove disposizioni penali per combattere il duello. Ma, alla coscienza pubblica parve che tali disposizioni fossero eccessive per assicurare alla legge una pratica applicazione, ed io per il primo le combattei con un opuscolo in difesa dei duellanti e in contradditorio alle disposizioni penali.
La fortuna mi arrise; e non solo in seno alla Commissione d'esame, ma anche nella persona del Guardasigilli, trovai propugnatori valorosi delle opinioni da me modestamente esposte. Talché, in breve, ebbi la soddisfazione di vedere le modificazioni reclamate tradotte in atto nel nuovo Codice penale.
La necessità delle Corti d'onore permanenti da me caldamente sostenuta, e da quanti siete qui presenti condivisa, fu universalmente sentita. Il ministro Zanar-delli, infatti, mi incoraggiava con le lettere che leggeremo, a costituire una Corte d'onore permanente in Firenze ; e l'onorevole Spirito mi partecipava il completo trionfo delle teorie che ci animano presso la Commissione del Codice.
All'on. Spirito si univano altre illustri intelligenze. Paolo Fambri, dopo avermi annunciato la costituzione di un giuri d'onore permanente a Venezia, mi invitava l'altro ieri, a seguirlo in Roma per costituire un'altra