Relazioni
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e sicura deliberazione se prima non le veniva official-mente comunicato il tenore letterale del voto dei Lombardi e dei Veneti, non che il protocollo che si formò col Governo provvisorio ed ogni altro atto che al medesimo si riferisca.
Col più vivo rincrescimento io vengo a nome della Commissione a proporvi questa via, perchè rimane cosi ancora per alcune ore ritardata l'unione; ma essa la stimo inevitabile, onde non esporsi al pericolo di sancire una determinazione la quale o di troppo l'aggiornasse, o potesse renderlo fors'anco impossibile.
Senza conoscere positivamente quel voto o quelle convinzioni che si stabiliscono col Governo di Milano, potrete voi forse giudicare se il progetto di legge che vi si presenta e le modificazioni che vi si vorrebbero introdurre, sieno conciliabili e coll'uno e colle altre?
Senza far precedere questo giudizio vorrete voi incautamente approvare una legge, ammettere o rigettare modificazioni .che potrebbero essere o contrarie o conformi al voto del popolo che ci chiama all'unione, ai trattati col Governo ?
Nè parve alla Commissione che le potesse bastare avere essa sola notizia e dell'espressione di quel voto, e del tenore del protocollo, e delle variazioni che si vogliono portare al progetto di legge. Alla Camera sola appartiene il decidere. A lei dunque debbono essere sottoposti quei documenti che sono indispensabili, affinchè possa con tranquilla coscienza pronunziare il suo giudizio. Qualunque opinione che la Commissione vi venisse esponendo intorno a quelle modificazioni, che in ora si propongono, a nulla condurrebbe, perchè non potrebbe essere fondata sopra quegli atti, che allora solo debbono prendersi in considerazione quando sono a voi officialmente comunicali.