Stai consultando: 'Come devo parlare in pubblico? Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita', Jacopo Gelli

   

Pagina (364/479)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (364/479)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Capitolo terzo
   renamente, e senza pericolo di naufragio, le alternate vicende della vita.
   Il voto di quanti siamo oggi qui radunati è di accelerare il compimento di questo novello edificio, perchè comune è il desiderio che in questa novella chiesa di civiltà e di progresso i nostri figli trovino un ambiente saturo di giustizia, di verità, di virtù, di tutto quanto insomma evvi di nobile, di divino, nel mondo moderno.
   In questa novella sede di educazione, adunque, la libertà di coscienza sarà altrettanto rispettata, quanto la libertà dei padri di famiglia, i quali giustamente pretendono che dal cuore dei figli loro non si tenti di cancellare, ma anzi vi si rafforzi la credenza religiosa, sacro patrimonio, che nessuno ha il diritto di strappare dall'animo delle popolazioni.
   In questo concetto tutti i rappresentanti della cittadina amministrazione fummo — e lo proclamo con orgoglio — concordi. In tutti noi dominò il convincimento che una scuola — sia pure elementare — scettica, materialista e beffarda, non formerà cittadini capaci di darci una Nazione grande e rispettata.
   Guidati dai concetti che ho avuto l'onore di esporvi, o Signori, l'attuale Amministrazione comunale, emanata da tutti i partiti cittadini, pensò e concretò il programma della educazione popolare, convinti che dalla nuova scuola, sortiranno menti e caratteri atti a onorare il paese natio contribuendo con l'opera loro saggia ed efficace alla grandezza e alla prosperità della Nazione. Con questo augurio, che rispecchia tutto l'amore che l'Amministrazione comunale nutre per la grande Patria italiana, ringrazio tutti coloro che onorandoci con la loro presenza, hanno voluto rendere più solenne questa festa di progresso e di civiltà.