Discorsi per la posa della prima pietra
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riguardandolo come investito di quella potestà che viene dall'Alto.
Il ?ni?iislro di Agricoltura ecc. per la posa della prima pietra delle case di impiegati (').
La cooperazione è titolo di gloria per l'Italia nostra. L'essersi piegata al consiglio di provvedere alla costruzione di case operaie e di case a buon mercato è cosa recente. E sono confortevoli i risultati finora conseguiti, giacché oggidì prosperano nel Regno 320 società cooperative edilizie ed alcuni pochi istituti autonomi. Delle 69 provincie 18 soltanto sono sfornite di cosiffatte istituzioni. Tra le altre 51 tengono il primato per numero di sodalizi Roma con 57, Firenze con 55, Genova con 32 e Milano con 24. La sola città di Roma ne annovera 57 occupando così colla sua provincia il primo posto. Ma queste associazioni sono giovani e non
(') La scarsezza delle abitazioni a Roma ha dato un grande impulso alle cooperative, numerose, costituite generalmente dalla stessa classe di impiegati o di operai. Lo spirito altamente cosciente nel senso moderno del nostro Re, Vittorio Emanuele III, che ha sempre incoraggiato codeste iniziative lodevoli, lo spinse a presenziare la cerimonia della posa della prima pietra (n maggio 1908) delle case degli impiegati della Camera.
Gii oratori della lieta circostanza furono l'on. Cocco-Ortu, ministro di agricoltura, e l'on. Luzzatti, dei quali mi compiaccio di riportare i discorsi. L'on. Cocco-Ortu incoraggiando a questo nuovo incremento verso la soluzione del problema edilizio, per il popolo, dopo aver ricordato e lodato i nuclei di cooperazione edilizia, che fioriscono nella capitale per assicurare abitazioni sane e confortevoli ai cittadini, continuò Con le parole riprodotte.
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