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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Capitolo terzo
   La morte di Urbano Rattazzi è una grave perdita per l'Italia, e non può accadere che un patriotta italiano non ne risenta un grave dolore. Urbano Rattazzi apparteneva a quella schiera d'uomini, la cui vita politica, dal 1848 sino ad oggi, s' intrinsecò con la vita della [latria: essi lagrimarono e giubilarono con esso, divisero le sue angosce e le sue esultanze. Se i primi anni della vita politica di Urbano furono spesi nel Parlamento subalpino, furono anche colà spesi per l'Italia, perchè gli uomini i quali ebbero la fortuna e la gloria di reggere le sorti del piccolo Piemonte, tennero sempre gli occhi rivolti all'Italia, per la quale il loro cuore palpitava. Gli Italiani non debbono dimenticarlo!
   Urbano Rattazzi anelò costantemente alla ricostituzione della Patria, e si adoperò con intelligenza rara, con operosità instancabile, con affetto sincero, avendo sempre a sè dinanzi, a guida dei suoi passi, come due stelle fisse, la monarchia e la libertà. E se talvolta, in mezzo alle fortunose vicende da cui fu agitata l'Italia, tra i flutti di passioni incomposte, venne fatto segno ad ire ed accuse, nessuno mai potè dubitare della sua devozione sincera alle istituzioni del paese e del suo affetto sincero per la libertà.
   Signori, oggi comincia per Urbano Rattazzi una nuova vita, ed io ho fede che la sua figura al cospetto della posterità ed al giudizio degli uomini imparziali otterrà più largo premio di lode.
   Noi stringiamoci agli avelli per trarre da essi quella religione della virtù che è il solo degno onore per gli estinti, il solo degno conforto pei superstiti, la sola degna forza delle generazioni future.