Premiazione
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buta al ministro Carcano e a quanti nel Ministero, nelle Commissioni, nell'Accademia di San Luca, nelle officine della Zecca cooperarono a questa impresa di decoro nazionale).
Nel presentare a nome degli amici le insegne di una onorificenza ad un amico.
Le insegne di cavaliere della Corona d'Italia, che mi onoro di offrirti, caro X..., in nome degli amici presenti e di quelli assenti, ma partecipi con tutto il cuore a questa prova di amicizia, ti vengono per decreto reale dal Governo.
Ma questa riunione di amici ti prova la soddisfazione che la tua nomina a cavaliere, ha prodotto nell'animo di tutti, e attesta che l'atto compiuto dal Governo del Re in tuo onore, ha trovato plauso ed approvazione in quella opinione pubblica, la quale ti riconosce rettitudine, ingegno, operosità; doti rare ai nostri tempi, nei quali la fame dell'oro e la sete di dominio sopraffanno e troncano i più nobili caratteri.
Ed appunto perchè tu, amico nostro carissimo, nel turbinio delle lotte aspre della vita sociale, rimanesti incontaminato, prima ancora che te ne venisse la nomina ufficiale, la mente delle genti ti aveva proclamato cavaliere cortese e pietoso; probo cavaliere di lavoro !
E tale ti proclamiamo noi, qui raccolti, perchè ci sono note la squisita delicatezza della tua anima generosa, e la rettitudine adamantina del tuo carattere, che non si spiega, nè crolla per soffiar di bufere nelle alternate vicende della vita.
J. Gelli. 20
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