Premiazione
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largo, spontaneo, e con quel tenue degradare di piani, proprio del vero e sapiente modellatore del bassorilievo, ottenne risultati mirabili. Tolte all'artista le difficoltà dell'incidere in metallo durissimo gli fu tolta pure la fatica di modellare in proporzioni minute; chè l'invenzione del cosi detto torno di riduzione (meccanismo ingegnosissimo) ridusse le dimensioni del suo modello, il quale nato di molle cera fu poi meccanicamente trasformato in un conio di duro acciaio.
Non è a dire se gli artisti rimanessero contenti di essere in questa guisa da modellatori trasformati, senza alcuna noia, in incisori di coni.
E non meno lieto fu il pubblico, cui fu concesso di avere così la genuina, diretta riproduzione di stupende creazioni dell'arte. Medaglie e targhette furono modellate e riprodotte in Francia e ovunque col nuovo stile, il quale fu applicato alle monete col consenso degli artisti e con il dissenso degli uomini tecnici e degli amministratori oculati.
Di codesta disparità di opinione son ben naturali le cagioni. Gli artisti nel biglietto di Banca, nella moneta non vedono che l'opera d'arte; del primo giudicheranno secondo il merito del disegno o dei colori ; mentre i tecnici non si contenteranno di queste cose sole, guarderanno alla possibilità di ben riprodurre quel disegno, secondo le macchine da adoperare e vorranno che quello e i colori sieno tali da prestarsi il meno possibile a contraffazioni. E così è pure della moneta. Chi negherà mai che questa sia un'opera d'arte ed anzi opera d'arte privilegiata per parecchi rispetti? Basta pensare che statue e quadri sono più noti nelle classi elevate, perchè spesso si trovano rinchiusi in palazzi e in gallerie, dove il popolo non senza difficoltà va a vederli, mentre la moneta viene a noi, e nelle