Premiazione 297
vorrei ritrovarmi più spesso, per ritemprarmi nella costanza e nell'ardimento del lavoro, di cui è esempio perenne questa meravigliosa città, sorta come per incanto in virtù del forte e grande popolo suo.
E quindi come il più prezioso mio talismano che io accetto questa medaglia, esprimendo la mia più sincera e più profonda gratitudine (')• * * *
Del presidente di una Camera di Commercio per offrire una pergamena a un concittadino benemerito.
E per me somma ventura che la carica di Vice Presidente di questa importantissima Camera di Commercio mi procuri l'onore di porgere il saluto lieto e l'omaggio riconoscente di Livorno ad uno dei suoi più valenti figli, al Commendatore Francesco Mazzinghi, chiamato dalla fiducia del nostro Governo a reggere le sorti del nuovo ed importante Ufficio di Ispettore del Corpo delle RR. Capitanerie di Porto.
Il saluto e l'omaggio che io vi porgo, Egregio Commendator Mazzinghi, viene particolarmente da quella
(1) Il sindaco di Venezia, conte Grimani, il 5dicembre 1906, nel Palazzo Comunale consegnava a Guglielmo Marconi la medaglia che la regione veneta offriva allo scienziato italiano. L'iscrizione della medaglia, dettata dal Fogazzaro, diceva: A Guglielmo Marconi - che liberò alla parola - le aeree vie dell'elettrico - Venezia - scrive gloria - come un giorno a Galileo vivente - che liberò alla terra - le vie del cielo -MCMVI.
La risposta del Marconi alle parole del sindaco conte F. Grimani, provocarono un « incidente » con l'Austria-Un-gheria, ove le parole dello scienziato italiano furono fraintese e a torto giudicate provocatrici.
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