Discorsi di ringraziamento
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Viva ai vinti perchè la cavalleria non mira all'effetto, ma bada alla causa! A Voi cui fortuna oggi fu avversa, non mancò nè il valore, nè la forza, nè la grazia, nè la cortesia. Lo stesso amore dell'arte vi armava oggi il braccio nella giostra come ai vincitori ; e cosi lo stesso amore della Patria saprebbe armarlo davvero, quando il sole delle battaglie dovesse ancora far scintillare le spade !
E salve a Voi, cui alloro cinge là fronte!
Io non chieggo il vostro nome, nè donde venite. Siete figli d'Italia! E la palma è rimasta all'Esercito, che ne è la parte più forte; che ne è la gloria più vera, più pura, più santa. Evviva l'Esercito!
E bevo a quel bel soldato che vedo brillar nelle sue file con tante promesse nel volto e nel sangue, il quale dalla vecchia, all'Italia sempre fedele, Inghilterra, segue le vostre tenzoni ; bevo a Lui che, qual figlio di quel gran Principe che accettò e depose una corona, per la sola fede nel bene di un popolo, saprà ispirarsi a quell'astro che, cercato a Novara, splende e splenderà eterno in Campidoglio. Viva l'Italia!
Di ringraziamento, saluto e congedo di un membro di una Giuria iti un torneo internazionale di scherma (').
Con animo profondamente grato rivolgo la parola della riconoscenza a quanti siete raccolti a questa mensa; e vi ringrazio di cuore, o signori, di avermi voluto onorare con questo banchetto, al quale la vostra ospitalità generosa, fatta di giustizia e di lealtà, ha vo-
(') Pronunciato a Vienna la sera del 25 giugno 190S. J. Gblli. 19
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