Saluti a ospiti, od amici ecc.
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meravigliosa vitalità della grande anima italiana, prima sempre, ultima mai, nelle più svariate manifestazioni della umana attività, nelle quali i figli d'Italia si cimentano.
Chi non ci ama, addimanda «invereconde esagerazioni » i segni della soddisfazione nazionale per codesti trionfi. Ma noi, malgrado ciò, continueremo a compiacerci sino al lirismo per ogni vittoria de' nostri fratelli.
E cosi, mentre domani esulteremo per ben altri trionfi dell'intelletto latino, oggi qui ci entusiasmiamo per le vittorie degli italiani nelle tenzoni ginniche, perchè esse pure provano, la supremazia delle fiorenti energie della nuova Italia, e la vigorosa vitalità di un popolo, che porta profondamente segnate le stigmate gloriose del Genio.
E mentre invio un saluto di ammirazione a tutti i gagliardi che in guise diverse, ma tutte nobili, arricchirono il glorioso serto della immortale Italia nostra, inneggio alla prosperità e alla grandezza della scherma italiana, feconda di amicizie internazionali, elemento proficuo di pace e di affratellamento di popoli; prova indiscutibile che, se l'Italia nel passato è stata madre di mafia e di miseria, oggi è nutrice generosa di una folla intellettuale, vigorosa, artista, aspirante a riconquistare dovunque l'antico predominio di civiltà e di sapere.
E tu, Nedo, che ripetute volte porgesti prova di possedere fibra sana e pensiero equilibrato, ti studierai di conservare all'arte italiana e alla nostra generosa Livorno, il primato schermistico acquistato nei secoli.
Il compito è arduo, perchè dinanzi a te vivono lodati nel ricordo delle genti i nomi gloriosi dei livornesi Gian Faldoni, Angelo Malevolti, Marchionni, Bel-lincioni, Pini, titani tutti dell'arte dell'armi italiana.