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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Saluti a ospiti, od amici ecc.
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   i colonnelli d'oggi nè i generali di domani; in Voi saluto gli uomini vigorosi d'intelletto e d'animo, pronti a tutto sacrificare per la difesa del destino comune, per la libertà e la prosperità della Nazione.
   E mentre inneggio alla grandezza dell' Italia nostra, oltre il luccichio dei galloni, delle croci e delle medaglie da Voi conquistate col lavoro e col valore, io vedo rifulgere una luce più vivida e più feconda della luce del sole, la luce abbagliante che emana dalla bellezza ideale della Gloria, nel bacio inebriante ed eterno della quale hanno trovato riposo le anime gagliarde di quei prodi nostri compagni caduti combattendo per l'onore della Bandiera e pel nome d'Italia.
   Finché codesta luce meravigliosa brillerà davanti a' nostri occhi, la Patria non tema; l'orecchio nostro non rimarrà sordo all'ormai antico grido degli eroi : Sempre avanti, Savoja !
   Di saluto ad un giovane e chiaro artista (').
   Eccomi araldo di fratellevole saluto di quanti siamo convenuti da tante valli italiche in questo singolare paese, nido alpestre di artisti fecondi, che dal natio loco trassero gli alti ideali, pe' quali l'anima loro ancor oggi ci sembra rivivere nello spirito della vita universale.
   Eccomi messaggero di quanti siamo qui raccolti nel
   (') AI pittore Camillo Verno di Campertogno in Valsesia, che nel 1908 vinceva il concorso per la cattedra di figura presso l'accademia di Belle Arti in Modena, il 15 agosto di quell'anno i compaesani e gli amici offrivano un banchetto d'onore.
   * * *