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Capitolo terzo
Quando si affacciarono al Comitato le diverse manifestazioni d'arte, atte ad estrinsecarsi nel ricordo, che si intendeva erigere, fu unanime pensiero di uscire dalle forme consuete, e di affermarsi invece nel concetto di fondere l'idea del monumento con quella della reintegrazione della torre, che giā nei secoli passati adornava il nostro Castello e che, ricostrutta, avrebbe completata l'opera di risurrezione del prezioso edifėcio Sforzesco, dovuta all'amorosa cura ed alla ferrea costanza dell'eletto artista, nostro collega ed ispiratore (').
Attuando questa idea il Comitato ebbe in animo di rendere anche un affettuoso omaggio all'interessamento, che il compianto Re ebbe sempre a mostrare pel nostro insigne monumento cittadino e il Comitato confida che il suo pensiero sia stato anche alla Maestā Vostra gradito, ben conoscendo come abbiate sempre seguito col-l'alto e squisito vostro senso d'arte, tutte le vicende della risurrezione artistica, che con questa torre s'integra.
Maestā !
Il nostro Comitato, costituitosi nel 1900 in omaggio al voto della cittadinanza milanese, porgendovi oggi il suo saluto in questa torre, vede in tale atto l'ambito coronamento del suo lavoro.
Un alto ideale ci ha guidati e sorretti, quello di far opera, nella quale fosse consacrato con maestosa elo-
(') Luca Beltrami, senatore del Regno. Di Milano (1854) architetto insigne; buon letterato; intelligente, eccellentissimo e tenace restauratore della Rocca Sforzesca di Milano. Ideō la ricostruzione della Torre Umberto I e la condusse a termine non solo coi sacrifici di lavoro e d'intelletto. I milanesi, grati, nel 1900 gii decretarono una medaglia d'oro.
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